Il saggio restituisce il contesto in cui si formò e operò il colletivo Ti.zero di Torino, negli anni Sessanta. In particolare intende ricostruire la partecipazione di Maria Grazia Magliocca e di Marco Parenti, compagni d'arte e di vita, all'interno dell'evento 'Anfo. Un paese (più) l'avanguardia artistica' che si consumò sulle sponde del lago d'Idro - in territorio bresciano - alla fine dell'estate del 1968. L'adesione del collettivo al Movimento di Cooperazione Educativa indirizza gli assunti teorici che sostanziano le installazioni esposte, secondo un progetto educativo che esalta il valore del gioco libero e la sperimentazione di materiali innovativi.
Valotti, M., Arte in gioco. Maria Grazia Magliocca e il collettivo Ti.zero di Torino. Attivismo pedagogico e sperimentazione plastico-visuale, in Di Raddo, E., Trevisan, B. (. C. D., Astratte. Nuove ricerche sull'astrazione delle donne tra avanguardia e neoavanguardia in Italia, Electa, Milano 2024: 151-159 [https://hdl.handle.net/10807/262215]
Arte in gioco. Maria Grazia Magliocca e il collettivo Ti.zero di Torino. Attivismo pedagogico e sperimentazione plastico-visuale
Valotti, Michela
2024
Abstract
Il saggio restituisce il contesto in cui si formò e operò il colletivo Ti.zero di Torino, negli anni Sessanta. In particolare intende ricostruire la partecipazione di Maria Grazia Magliocca e di Marco Parenti, compagni d'arte e di vita, all'interno dell'evento 'Anfo. Un paese (più) l'avanguardia artistica' che si consumò sulle sponde del lago d'Idro - in territorio bresciano - alla fine dell'estate del 1968. L'adesione del collettivo al Movimento di Cooperazione Educativa indirizza gli assunti teorici che sostanziano le installazioni esposte, secondo un progetto educativo che esalta il valore del gioco libero e la sperimentazione di materiali innovativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.