Questa survey rappresenta la seconda parte di un lavoro che intende sintetizzare il dibattito cui hanno dato vita gli economisti italiani negli anni Novanta sulle questioni più calde relative alla distribuzione del reddito, alle politiche familiari e, più in generale, alla riforma della concezione del Welfare. Si vuole entrare nel merito delle diverse fasi del progetto di riforma, di cui com’è noto sono già entrate in vigore le linee guida, ma di cui alcuni provvedimenti sono ancora in fase di sperimentazione. Il punto di partenza saranno i documenti della Commissione per l’analisi delle compatibilità della spesa sociale (o Commissione Onofri) di cui rileveremo gli aspetti per noi maggiormente interessanti sia dal punto di vista dei contenuti che dell’avanzamento delle applicazioni. Passando attraverso la legge 448/98 di riforma della spesa sociale, arriveremo a discutere alcuni punti di vista degli economisti italiani che sostengono le ragioni per avviare modificazioni più radicali del nostro sistema di Welfare. Non solo quindi per una razionalizzazione dei rapporti tra previdenza e assistenza, uno snodo problematico delle politiche sociali all’italiana, ma per una scelta di campo a favore di forme di universalismo più nette e radicali. I primi risultati della sperimentazione del reddito minimo d’inserimento, che alcuni autori hanno già commentato e spesso criticato, rappresentano un primo spunto per valutare la riforma del Welfare e le sue eventuali contraddizioni.
Malerba, G., Famiglia, distribuzione del reddito e politiche familiari: una survey della letteratura italiana degli anni Novanta. Parte seconda: La riforma del Welfare e le sue contraddizioni., <<Quaderno Istituto di Politica Economica>>, 2001; (34): 1-59 [http://hdl.handle.net/10807/26213]
Famiglia, distribuzione del reddito e politiche familiari: una survey della letteratura italiana degli anni Novanta. Parte seconda: La riforma del Welfare e le sue contraddizioni.
Malerba, Giuseppina
2001
Abstract
Questa survey rappresenta la seconda parte di un lavoro che intende sintetizzare il dibattito cui hanno dato vita gli economisti italiani negli anni Novanta sulle questioni più calde relative alla distribuzione del reddito, alle politiche familiari e, più in generale, alla riforma della concezione del Welfare. Si vuole entrare nel merito delle diverse fasi del progetto di riforma, di cui com’è noto sono già entrate in vigore le linee guida, ma di cui alcuni provvedimenti sono ancora in fase di sperimentazione. Il punto di partenza saranno i documenti della Commissione per l’analisi delle compatibilità della spesa sociale (o Commissione Onofri) di cui rileveremo gli aspetti per noi maggiormente interessanti sia dal punto di vista dei contenuti che dell’avanzamento delle applicazioni. Passando attraverso la legge 448/98 di riforma della spesa sociale, arriveremo a discutere alcuni punti di vista degli economisti italiani che sostengono le ragioni per avviare modificazioni più radicali del nostro sistema di Welfare. Non solo quindi per una razionalizzazione dei rapporti tra previdenza e assistenza, uno snodo problematico delle politiche sociali all’italiana, ma per una scelta di campo a favore di forme di universalismo più nette e radicali. I primi risultati della sperimentazione del reddito minimo d’inserimento, che alcuni autori hanno già commentato e spesso criticato, rappresentano un primo spunto per valutare la riforma del Welfare e le sue eventuali contraddizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.