La pandemia di COVID-19 ha portato a una crisi senza precedenti nel settore culturale. In tutto il mondo, musei, cinema, teatri e sale da concerto – luoghi di creazione e condivisione – hanno chiuso i battenti. Secondo le prime stime, nel report Re|Shaping Policies for Creativity Unesco scrive che «il globale Valore Aggiunto Lordo nelle industrie culturali e creative si è contratto di 750 miliardi di dollari nel 2020 e sono stati persi almeno 10 milioni di posti di lavoro» (2022, p.33)1 e per molti artisti quella che era già una situazione fatta di precariato è diventata insostenibile.
Paltrinieri, R., Alonzo, G., La cultura a Bologna, dalla pandemia alla centralità nei processi di Welfare, in Castrignanò, C. M., Rimondi, R. T. (ed.), Bologna dopo la pandemia Impatto territoriale e scenari futuri, FrancoAngeli, Milano 2023: 86- 99 [https://hdl.handle.net/10807/261999]
La cultura a Bologna, dalla pandemia alla centralità nei processi di Welfare
Alonzo, Giulia
2023
Abstract
La pandemia di COVID-19 ha portato a una crisi senza precedenti nel settore culturale. In tutto il mondo, musei, cinema, teatri e sale da concerto – luoghi di creazione e condivisione – hanno chiuso i battenti. Secondo le prime stime, nel report Re|Shaping Policies for Creativity Unesco scrive che «il globale Valore Aggiunto Lordo nelle industrie culturali e creative si è contratto di 750 miliardi di dollari nel 2020 e sono stati persi almeno 10 milioni di posti di lavoro» (2022, p.33)1 e per molti artisti quella che era già una situazione fatta di precariato è diventata insostenibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.