La scuola italiana dopo 50 anni di esperienze inclusive è in grado di essere un elemento pilvotale per i propri alunni con disabilità, dove si lavora bene.Se si lavora bene, l’allievo con deficit incontra un contesto pedagogico e sociale in grado di comprendere i suoi problemi e di operare con responsabilità sulle sue risorse. Ma quali sono i pilastri per lavorare bene a scuola? Il contributo intende offrire elementi di riflessioni utili per proseguire la ricerca ed alimentare il dibattito attorno a temi non solo cruciali ma sempre attuali.
D'Alonzo, L., Cosa abbiamo capito dopo oltre 50 anni di inclusione?, in Grazia Romanazz, G. R., Tommaso Farin, T. F. (ed.), Dalle famiglie ai territori. Azioni educative per relazioni organiche, Anicia, Roma 2023: 23- 29 [https://hdl.handle.net/10807/260142]
Cosa abbiamo capito dopo oltre 50 anni di inclusione?
D'Alonzo, Luigi
2023
Abstract
La scuola italiana dopo 50 anni di esperienze inclusive è in grado di essere un elemento pilvotale per i propri alunni con disabilità, dove si lavora bene.Se si lavora bene, l’allievo con deficit incontra un contesto pedagogico e sociale in grado di comprendere i suoi problemi e di operare con responsabilità sulle sue risorse. Ma quali sono i pilastri per lavorare bene a scuola? Il contributo intende offrire elementi di riflessioni utili per proseguire la ricerca ed alimentare il dibattito attorno a temi non solo cruciali ma sempre attuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.