Far parte di una determinata cultura e società richiede di possedere il linguaggio che consente di mandare segnali e di leggere quelli che gli altri inviano, di saperli selezionare, soprattutto di far parte di reti e di comunità, e perciò di essere parte di relazioni personalizzate potenzialmente durature e di comunità che si caratterizzano per l’adozione di procedure di inclusione ed esclusione e di un insieme di regole sociali, comunità che si vincolano sia a rispettarle, sia a richiederne il rispetto. Collettività formate da individui appartenenti alla medesima cultura sono caratterizzate dalla possibilità di sostenere un grado di cooperazione,e quindi di realizzare guadagni di efficienza altrimenti impossibili da raggiungere, almeno in generale, quando una parte delle interazioni assume la forma di gioco.
Beretta, C. L., Equilibrio interno e relazioni internazionali. Dai mercantilisti a Ricardo: un'ipotesi interpretativa, <<Working Paper Dipartimento di Economia Internazionale delle Istituzioni e dello sviluppo>>, 2009; 2009 (2905): 1-29 [http://hdl.handle.net/10807/25473]
Equilibrio interno e relazioni internazionali. Dai mercantilisti a Ricardo: un'ipotesi interpretativa
Beretta, Carlo Luigi
2009
Abstract
Far parte di una determinata cultura e società richiede di possedere il linguaggio che consente di mandare segnali e di leggere quelli che gli altri inviano, di saperli selezionare, soprattutto di far parte di reti e di comunità, e perciò di essere parte di relazioni personalizzate potenzialmente durature e di comunità che si caratterizzano per l’adozione di procedure di inclusione ed esclusione e di un insieme di regole sociali, comunità che si vincolano sia a rispettarle, sia a richiederne il rispetto. Collettività formate da individui appartenenti alla medesima cultura sono caratterizzate dalla possibilità di sostenere un grado di cooperazione,e quindi di realizzare guadagni di efficienza altrimenti impossibili da raggiungere, almeno in generale, quando una parte delle interazioni assume la forma di gioco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.