C’è una vulgata sulla “latitanza” della sintassi nello strutturalismo, in particolare europeo, e più ampiamente nei modelli europei di teoria linguistica che merita di essere vagliata nella sua attendibilità. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, soprattutto in ambiente germanofono, la sintassi venne infatti lungamente scrutata o avvistata come cruciale,a partire da più ambiti disciplinari, spesso fra loro irrelati e ben al di là dell’incipiente strutturalismo: dalla psicologia, dalla logica, dalla filosofia, dalla grammatica, tramille distinguo e un forte impegno di categorizzazione. Se l’obiettivo in Bühler è il monitoraggio del pensiero nel suo nascere, tra i praghesi l’intento è quello di osservare da vicino (modello del codice) le diverse risorse offerte da lingue diverse per l’organizzazione inequivoca e quanto più possibile libera dell’espressione, così come di monitorare (modello della comunicazione) l’esito compiuto dell’avvicendarsi dei pensieri nello scambio dialogico. Si lascia dunque narrare una progressione di indagini coltivate in più sedi, ma certamente spesso ambientate tra Vienna (Miklosich, Brentano, Bühler) e Praga (Marty, Zubaty, Mathesius, Funke, Carnap). Quasi si potrebbe illustrare, anche a proposito di sintassi, la sua semiosi ora propriamente simbolica di relazioni in re, ora più unilateralmente sintomatica, espressiva dell’Erlebnis dei parlanti – l’erlebte Rededi letteraria memoria, ad esempio – ora più intenzionalmente appellativa, quasi indice puntato alla volta dell’interlocutore. Quindi, sì, una semiotica della sintassi, inclusiva – ovviamente – di una semantica della stessa sintassi, che non ne teorizzi né l'estraneità alla lingua né l'autonomia dalle lingue

Raynaud, S., Una via europea, e semantica, alla sintassi, in Biondi, L., Dedè, F., Scala, A., Con La Collaborazione Di Meluzzi, C., Vai, M. (ed.), Ubi homo, ibi lingua. Studi in onore di Maria Patrizia Bologna, Edizioni Dell'Orso, Alessandria 2022: 1119- 1133 [https://hdl.handle.net/10807/253475]

Una via europea, e semantica, alla sintassi

Raynaud, Savina
Writing – Original Draft Preparation
2022

Abstract

C’è una vulgata sulla “latitanza” della sintassi nello strutturalismo, in particolare europeo, e più ampiamente nei modelli europei di teoria linguistica che merita di essere vagliata nella sua attendibilità. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, soprattutto in ambiente germanofono, la sintassi venne infatti lungamente scrutata o avvistata come cruciale,a partire da più ambiti disciplinari, spesso fra loro irrelati e ben al di là dell’incipiente strutturalismo: dalla psicologia, dalla logica, dalla filosofia, dalla grammatica, tramille distinguo e un forte impegno di categorizzazione. Se l’obiettivo in Bühler è il monitoraggio del pensiero nel suo nascere, tra i praghesi l’intento è quello di osservare da vicino (modello del codice) le diverse risorse offerte da lingue diverse per l’organizzazione inequivoca e quanto più possibile libera dell’espressione, così come di monitorare (modello della comunicazione) l’esito compiuto dell’avvicendarsi dei pensieri nello scambio dialogico. Si lascia dunque narrare una progressione di indagini coltivate in più sedi, ma certamente spesso ambientate tra Vienna (Miklosich, Brentano, Bühler) e Praga (Marty, Zubaty, Mathesius, Funke, Carnap). Quasi si potrebbe illustrare, anche a proposito di sintassi, la sua semiosi ora propriamente simbolica di relazioni in re, ora più unilateralmente sintomatica, espressiva dell’Erlebnis dei parlanti – l’erlebte Rededi letteraria memoria, ad esempio – ora più intenzionalmente appellativa, quasi indice puntato alla volta dell’interlocutore. Quindi, sì, una semiotica della sintassi, inclusiva – ovviamente – di una semantica della stessa sintassi, che non ne teorizzi né l'estraneità alla lingua né l'autonomia dalle lingue
2022
Italiano
Ubi homo, ibi lingua. Studi in onore di Maria Patrizia Bologna
978-88-3613-283-6
Edizioni Dell'Orso
Raynaud, S., Una via europea, e semantica, alla sintassi, in Biondi, L., Dedè, F., Scala, A., Con La Collaborazione Di Meluzzi, C., Vai, M. (ed.), Ubi homo, ibi lingua. Studi in onore di Maria Patrizia Bologna, Edizioni Dell'Orso, Alessandria 2022: 1119- 1133 [https://hdl.handle.net/10807/253475]
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