La locuzione “abitare la casa comune” è intrisa di significati profondi che possono essere interpretati da molteplici prospettive. A livello individuale, richiama il concetto che ciascuno di noi è ospite di una casa, l’ambiente naturale che ci circonda. Questa casa, pur non appartenendoci in modo esclusivo, ci pone la responsabilità di preservarla e di consegnarla alle generazioni presenti e future in uno stato migliore di quello in cui l’abbiamo trovata. L’essere umano è parte integrante di un ecosistema più ampio, in cui ogni azione intrapresa può influenzare l’equilibrio fragile del nostro pianeta. Allo stesso tempo, la locuzione “abitare la casa comune” sottolinea che tale casa è condivisa con altre persone. È fondamentale sviluppare relazioni positive, aperte e orientate verso l’equità con coloro che condividono lo stesso spazio. Questo implica una responsabilità individuale nel guidare i nostri comportamenti verso una riduzione dell’impronta ecologica personale e nella generazione di un impatto positivo a livello individuale. Il concetto di “abitare la casa comune” può essere esteso anche al contesto organizzativo. Quando una persona collabora con un’impresa in qualità di dipendente, le responsabilità individuali menzionate in precedenza non vengono meno, ma devono trovare modo e tempo per manifestarsi anche all’interno dell’organizzazione stessa. L’impresa diventa una “casa” che accoglie una molteplicità di individui, ognuno con le proprie unicità, esperienze e competenze.

Pedrini, M., Zaccone, M. C., Il potere dell'inclusione: una leva strategica per abitare l'impresa, Abitare il cambiamento, EGEA, Borgoricco 2023: 81-84 [https://hdl.handle.net/10807/253236]

Il potere dell'inclusione: una leva strategica per abitare l'impresa

Pedrini, Matteo
Primo
;
Zaccone, Maria Cristina
Secondo
2023

Abstract

La locuzione “abitare la casa comune” è intrisa di significati profondi che possono essere interpretati da molteplici prospettive. A livello individuale, richiama il concetto che ciascuno di noi è ospite di una casa, l’ambiente naturale che ci circonda. Questa casa, pur non appartenendoci in modo esclusivo, ci pone la responsabilità di preservarla e di consegnarla alle generazioni presenti e future in uno stato migliore di quello in cui l’abbiamo trovata. L’essere umano è parte integrante di un ecosistema più ampio, in cui ogni azione intrapresa può influenzare l’equilibrio fragile del nostro pianeta. Allo stesso tempo, la locuzione “abitare la casa comune” sottolinea che tale casa è condivisa con altre persone. È fondamentale sviluppare relazioni positive, aperte e orientate verso l’equità con coloro che condividono lo stesso spazio. Questo implica una responsabilità individuale nel guidare i nostri comportamenti verso una riduzione dell’impronta ecologica personale e nella generazione di un impatto positivo a livello individuale. Il concetto di “abitare la casa comune” può essere esteso anche al contesto organizzativo. Quando una persona collabora con un’impresa in qualità di dipendente, le responsabilità individuali menzionate in precedenza non vengono meno, ma devono trovare modo e tempo per manifestarsi anche all’interno dell’organizzazione stessa. L’impresa diventa una “casa” che accoglie una molteplicità di individui, ognuno con le proprie unicità, esperienze e competenze.
2023
Italiano
9788823839502
EGEA
Pedrini, M., Zaccone, M. C., Il potere dell'inclusione: una leva strategica per abitare l'impresa, Abitare il cambiamento, EGEA, Borgoricco 2023: 81-84 [https://hdl.handle.net/10807/253236]
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