Il funzionamento dell’infantile nella teoria analitica è centrale: come sessualità infantile, amnesia infantile, desiderio infantile, oggetto infantile… E insieme esso sembra stare all’origine di un violento, troppo facile sommovimento nella concezione “moderna” e “scientifica” di infanzia. Ma ciò che è in atto è effettivamente una trasformazione nel senso dell’Arbeiten, del lavoro analitico? A chi pratica nelle scienze umane, nel loro versante “per bambini”, non sono ignote domande del tipo: come la nascita del sentimento familiare entra in gioco nell’idea “moderna” di bambino? In che modo nell’edipo si ridefinisce la “coppia” infante-adulto? Come l’impresa freudiana fornisce una calibrazione scientifica dell’oggetto-infanzia? La definizione di concetti come educazione, realtà, legame sociale fa ancora radicalmente questione nel progetto freudiano, al di là dei tentativi di inghiottimento delle scienze umane. Tentativi riusciti, come indica Lacan, che rendono necessario un “ritorno a Freud”, oggi. Si tratta qui di vedere se nel cambio ambiguo dell’infanzia possa o no essere rimossa la questione dell’efficacia della psicoanalisi nel toccare a un “reale” del soggetto. In gioco anche nel discorso scientifico? E’ in questa scommessa che il concetto freudiano di infanzia funziona come cerniera e insieme come punto cieco, interrogativo della metapsicologia freudiana.
Maiocchi, M. T., In-fans? La costruzione scientifica dell'infanzia e la psicoanalisi, Franco Angeli, Milano 1985: 134 [http://hdl.handle.net/10807/25043]
In-fans? La costruzione scientifica dell'infanzia e la psicoanalisi
Maiocchi, Maria Teresa
1985
Abstract
Il funzionamento dell’infantile nella teoria analitica è centrale: come sessualità infantile, amnesia infantile, desiderio infantile, oggetto infantile… E insieme esso sembra stare all’origine di un violento, troppo facile sommovimento nella concezione “moderna” e “scientifica” di infanzia. Ma ciò che è in atto è effettivamente una trasformazione nel senso dell’Arbeiten, del lavoro analitico? A chi pratica nelle scienze umane, nel loro versante “per bambini”, non sono ignote domande del tipo: come la nascita del sentimento familiare entra in gioco nell’idea “moderna” di bambino? In che modo nell’edipo si ridefinisce la “coppia” infante-adulto? Come l’impresa freudiana fornisce una calibrazione scientifica dell’oggetto-infanzia? La definizione di concetti come educazione, realtà, legame sociale fa ancora radicalmente questione nel progetto freudiano, al di là dei tentativi di inghiottimento delle scienze umane. Tentativi riusciti, come indica Lacan, che rendono necessario un “ritorno a Freud”, oggi. Si tratta qui di vedere se nel cambio ambiguo dell’infanzia possa o no essere rimossa la questione dell’efficacia della psicoanalisi nel toccare a un “reale” del soggetto. In gioco anche nel discorso scientifico? E’ in questa scommessa che il concetto freudiano di infanzia funziona come cerniera e insieme come punto cieco, interrogativo della metapsicologia freudiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.