La valenza del termine Paradiso nella letteratura teologico-biblica ai tempi di Dante assume la valenza puntuale della "residenza" eterna di Dio e dei beati. Caratteristiche sono la natura puramente spirituale e la descrivibilità esclusiva nei termini della pura luce. Nel Paradiso trionfa la carità-amore, che si compie in continuità con lo sviluppo nella vita terrena delle virtù teologali della fede e della speranza.
Ghisalberti, A., Le radici filosofiche e teologiche del Paradiso, in Sandal, E. (ed.), Il trittico di Cacciaguida. Lectura Dantis Scaligera 2008-2009, Antenore, Roma-Padova 2011: 169- 186 [http://hdl.handle.net/10807/2493]
Le radici filosofiche e teologiche del Paradiso
Ghisalberti, Alessandro
2011
Abstract
La valenza del termine Paradiso nella letteratura teologico-biblica ai tempi di Dante assume la valenza puntuale della "residenza" eterna di Dio e dei beati. Caratteristiche sono la natura puramente spirituale e la descrivibilità esclusiva nei termini della pura luce. Nel Paradiso trionfa la carità-amore, che si compie in continuità con lo sviluppo nella vita terrena delle virtù teologali della fede e della speranza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.