Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il grande storico inglese Arnold J. Toynbee (1889- 1975) è stato spesso additato dai suoi critici come una sorta di profeta visionario. Nel suo sforzo poderoso e originale di costruire una macro-teoria delle trasformazioni politiche e internazionali, Toynbee ripercorre infatti vicende millenarie e vastissimi spazi geografici, così da poter disseppellire quelle fondamentali tendenze che contrassegnano il succedersi dei popoli e delle civiltà sulla ribalta della storia. A più di tre decadi di distanza dalla morte di Toynbee, tuttavia, le dinamiche della politica mondiale dopo la fine della Guerra fredda sembrano ridare attrattiva all’impresa teorica dello storico inglese e al suo tentativo di delineare un modello esplicativo generale del ciclo vitale delle civiltà. Toynbee e la sua opera acquistano allora una luce nuova e attuale. E da profeta, che molti suoi contemporanei giudicavano visionario, si trasforma in uno studioso che ha saputo leggere e interpretare in anticipo i più importanti mutamenti dell’ordine internazionale. Lo storico delle civiltà propone infatti uno ‘sguardo’ in grado di abbracciare l’ampio insieme dei processi politici in atto, collocandoli sulla linea del loro possibile (e forse assai probabile) orizzonte futuro. Uno ‘sguardo’ che risulta capace di oltrepassare la scorza più superficiale dei molteplici cambiamenti che stiamo vivendo.

Castellin, L. G., Ascesa e declino delle civiltà. La teoria delle macro-trasformazioni politiche di Arnold J. Toynbee, Vita e Pensiero, Milano 2010: 300 [http://hdl.handle.net/10807/2460]

Ascesa e declino delle civiltà. La teoria delle macro-trasformazioni politiche di Arnold J. Toynbee

Castellin, Luca Gino
2010

Abstract

Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il grande storico inglese Arnold J. Toynbee (1889- 1975) è stato spesso additato dai suoi critici come una sorta di profeta visionario. Nel suo sforzo poderoso e originale di costruire una macro-teoria delle trasformazioni politiche e internazionali, Toynbee ripercorre infatti vicende millenarie e vastissimi spazi geografici, così da poter disseppellire quelle fondamentali tendenze che contrassegnano il succedersi dei popoli e delle civiltà sulla ribalta della storia. A più di tre decadi di distanza dalla morte di Toynbee, tuttavia, le dinamiche della politica mondiale dopo la fine della Guerra fredda sembrano ridare attrattiva all’impresa teorica dello storico inglese e al suo tentativo di delineare un modello esplicativo generale del ciclo vitale delle civiltà. Toynbee e la sua opera acquistano allora una luce nuova e attuale. E da profeta, che molti suoi contemporanei giudicavano visionario, si trasforma in uno studioso che ha saputo leggere e interpretare in anticipo i più importanti mutamenti dell’ordine internazionale. Lo storico delle civiltà propone infatti uno ‘sguardo’ in grado di abbracciare l’ampio insieme dei processi politici in atto, collocandoli sulla linea del loro possibile (e forse assai probabile) orizzonte futuro. Uno ‘sguardo’ che risulta capace di oltrepassare la scorza più superficiale dei molteplici cambiamenti che stiamo vivendo.
2010
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Castellin, L. G., Ascesa e declino delle civiltà. La teoria delle macro-trasformazioni politiche di Arnold J. Toynbee, Vita e Pensiero, Milano 2010: 300 [http://hdl.handle.net/10807/2460]
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