Il dibattito sui rapporti fra scienza giuridica e altre scienze, quali in particolare la psichiatria, la psicologia, la criminologia e in generale le scienze empirico-sociali, è incisivamente condizionato dalla domanda, che costantemente si ripropone e che ha trovato nel corso degli anni molteplici e divergenti risposte, circa la funzione che tali discipline extra-giuridiche devono svolgere rispetto al diritto. La collaborazione tra il giurista e l'esperto di tali discipline non può che svolgersi in termini di necessaria complementarietà e interdipendenza, con la consapevolezza che le differenze di oggetto e di metodo non implicano necessariamente reciproca estraneità. Una volta sottolineata la necessità di un'integrazione fra il diritto e le scienze empirico-sociali, lo studio indica alcune "porte di ingresso" attraverso le quali il sapere scientifico può entrare nel mondo del diritto penale ed influenzarlo positivamente. L'obiettivo di una più effettiva e consapevole lotta al fenomeno criminale richiede lo sviluppo di una collaborazione su diversi piani: quello della legislazione ma anche quello della giurisprudenza penali, al fine di affrontare efficacemente indagini quali, tra l'altro, quelle relative all'imputabilità, all'elemento soggettivo del reato, alla pericolosità sociale e alla commisurazione della pena.
Bertolino, M., Diritto (penale) e scienze empirico sociali, in Quadrio, A. (ed.), Psicologia e problemi giuridici, Giuffrè Editore, Milano 1991: <<Prospettive di psicologia giuridica>>, 79- 101 [http://hdl.handle.net/10807/24274]
Diritto (penale) e scienze empirico sociali
Bertolino, Marta
1991
Abstract
Il dibattito sui rapporti fra scienza giuridica e altre scienze, quali in particolare la psichiatria, la psicologia, la criminologia e in generale le scienze empirico-sociali, è incisivamente condizionato dalla domanda, che costantemente si ripropone e che ha trovato nel corso degli anni molteplici e divergenti risposte, circa la funzione che tali discipline extra-giuridiche devono svolgere rispetto al diritto. La collaborazione tra il giurista e l'esperto di tali discipline non può che svolgersi in termini di necessaria complementarietà e interdipendenza, con la consapevolezza che le differenze di oggetto e di metodo non implicano necessariamente reciproca estraneità. Una volta sottolineata la necessità di un'integrazione fra il diritto e le scienze empirico-sociali, lo studio indica alcune "porte di ingresso" attraverso le quali il sapere scientifico può entrare nel mondo del diritto penale ed influenzarlo positivamente. L'obiettivo di una più effettiva e consapevole lotta al fenomeno criminale richiede lo sviluppo di una collaborazione su diversi piani: quello della legislazione ma anche quello della giurisprudenza penali, al fine di affrontare efficacemente indagini quali, tra l'altro, quelle relative all'imputabilità, all'elemento soggettivo del reato, alla pericolosità sociale e alla commisurazione della pena.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.