Legge e libertà. Atto morale e coscienza storica di fronte al potere

Il saggio analizza le condizioni affinché l'espressione dei poteri pubblici non costituisca mera espressione di potere, prendendo in esame il ruolo delle nozioni di democrazia e divisione dei poteri. Si evidenzia come lo stesso concetto di democrazia sia stato inquinato dalla logica confllittuale ereditata dal modello retributivo della giustizia, modello implicante possibili conseguenze di catastrofe per l'umanità stanti gli strumenti bellici attualmentei disponibili. Viene evidenziata l'insostenibilità di quel modello sia dal punto di vista penalistico, sia dal punto di vista teologico. E' prospettata una rivisitazione del modello democratico che rivitalizzi il ruolo dei parlamenti e sappia depotenziare logiche di aprioristiche di contrapposizione. Si evidenzia come una simile prospettiva possa aprire verso il progressivo affermarsi dell'idea di una fratellanza universale.