Le terapie di ortopedia facciale hanno come obiettivo primario quello di correggere o mitigare un modello di accrescimento disfunzionale del complesso cranio-faccialer e, in particolare, delle componenti maxillo-mandibolari. Le apparecchiature più utilizzate a tale scopo sono la Trazione Extra-Orale (TEO) o la maschera facciale. Entrambe sono dei dispositivi medico-analogici usati con finalità terapeutiche diametralmente opposte. In particolare, la TEO viene utilizzata per inibire l’accrescimento del mascellare superiore e favorire la crescita spontanea della mandibola per la correzione delle II classi scheletriche. La maschera facciale, invece, viene utilizzata per inibire l’accrescimento mandibolare e stimolare l’avanzamento del mascellare superiore per la correzione delle III classi scheletriche. Entrambi i dispositivi richiedono l’applicazione di forze extra-orali elastiche bilaterali ed indipendenti la cui intensità viene tradizionalmente calibrata in maniera analogica dal clinico durante il controllo ortodontico. Tuttavia, tali dispositivi sono sprovvisti di un sistema dinamico che permetta di monitorare e adattare costantemente ed in maniera automatizzata l’intensità delle forze applicate. Ne consegue una variabilità e una ridotta riproducibilità delle forze predefinite durante il controllo ortodontico. Sono stati proposti dei sistemi digitali per il monitoraggio delle forze applicate dalla trazione extra-orale ma, ad oggi, non esiste un sistema che permetta di modulare attivamente l’intensità delle forze applicate quando, ad esempio, è in atto un cambiamento posturale del paziente che modifica la tensione esercitata dalla trazione elastica oppure quando avvengono degli spostamenti dentali compensativi che inevitabilmente causano una modifica delle forze applicate. In tal senso, un sistema con modulazione attiva delle forze ortopediche permetterebbe di implementare drasticamente la riproducibilità e l’efficacia terapeutica e, di conseguenza, l’efficienza del trattamento. Quest’ultimo aspetto non deve essere sottovalutato se consideriamo che queste apparecchiature sono difficilmente accettate dal piccolo paziente e tempi terapeutici più contratti migliorerebbero la compliance. Il sistema che si vuole brevettare consiste in un dispositivo di rilevazione digitale della tensione applicata da una trazione extra-orale (TEO, maschera facciale) e di modulazione meccanica delle forze nel caso in cui i valori di tensione rilevati non rientrino nei range di valori pre-impostati dall’operatore. Gli elementi fondamentali del dipositivo sono 3: un’unità di controllo, un gruppo di sensori di tensione, un’unità di attuazione meccanica.
Grippaudo, C., Muraglie, S., Leonardi Rosalia, M., Lo Giudice, A., Isola, G., Palazzo, G., Polizzi, A., Ronsivalle, V., APPARATO DI TRAZIONE EXTRA-ORALE, 2023, Brevetto no. 102021000011339 [https://hdl.handle.net/10807/241514]
APPARATO DI TRAZIONE EXTRA-ORALE
Grippaudo, Cristina;
2023
Abstract
Le terapie di ortopedia facciale hanno come obiettivo primario quello di correggere o mitigare un modello di accrescimento disfunzionale del complesso cranio-faccialer e, in particolare, delle componenti maxillo-mandibolari. Le apparecchiature più utilizzate a tale scopo sono la Trazione Extra-Orale (TEO) o la maschera facciale. Entrambe sono dei dispositivi medico-analogici usati con finalità terapeutiche diametralmente opposte. In particolare, la TEO viene utilizzata per inibire l’accrescimento del mascellare superiore e favorire la crescita spontanea della mandibola per la correzione delle II classi scheletriche. La maschera facciale, invece, viene utilizzata per inibire l’accrescimento mandibolare e stimolare l’avanzamento del mascellare superiore per la correzione delle III classi scheletriche. Entrambi i dispositivi richiedono l’applicazione di forze extra-orali elastiche bilaterali ed indipendenti la cui intensità viene tradizionalmente calibrata in maniera analogica dal clinico durante il controllo ortodontico. Tuttavia, tali dispositivi sono sprovvisti di un sistema dinamico che permetta di monitorare e adattare costantemente ed in maniera automatizzata l’intensità delle forze applicate. Ne consegue una variabilità e una ridotta riproducibilità delle forze predefinite durante il controllo ortodontico. Sono stati proposti dei sistemi digitali per il monitoraggio delle forze applicate dalla trazione extra-orale ma, ad oggi, non esiste un sistema che permetta di modulare attivamente l’intensità delle forze applicate quando, ad esempio, è in atto un cambiamento posturale del paziente che modifica la tensione esercitata dalla trazione elastica oppure quando avvengono degli spostamenti dentali compensativi che inevitabilmente causano una modifica delle forze applicate. In tal senso, un sistema con modulazione attiva delle forze ortopediche permetterebbe di implementare drasticamente la riproducibilità e l’efficacia terapeutica e, di conseguenza, l’efficienza del trattamento. Quest’ultimo aspetto non deve essere sottovalutato se consideriamo che queste apparecchiature sono difficilmente accettate dal piccolo paziente e tempi terapeutici più contratti migliorerebbero la compliance. Il sistema che si vuole brevettare consiste in un dispositivo di rilevazione digitale della tensione applicata da una trazione extra-orale (TEO, maschera facciale) e di modulazione meccanica delle forze nel caso in cui i valori di tensione rilevati non rientrino nei range di valori pre-impostati dall’operatore. Gli elementi fondamentali del dipositivo sono 3: un’unità di controllo, un gruppo di sensori di tensione, un’unità di attuazione meccanica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.