In senso generale, il termine è utilizzato per indicare l'essere vivente dotato di coscienza e desiderio, di personalità etica-intellettuale e di esistenza storico-politica. In senso filosofico più determinato, l'uomo è l'essere vivente consapevole e responsabile della propria natura relazionale, del suo essere una relazione orientata in duplice senso (cioè: in duplice direzione e significato): relazione del sé a sé (autorelazione) e del sé ad altro (eterorelazione). Sia per il profilo ontologico sia per quello conoscitivo-intenzionale, si tratta di un unico rapporto in cui identità e alterità si scambiano i ruoli. L'alterità è costituita non soltanto da un altro essere che si presenta nel rapporto e nella relazione affettiva e conoscitiva, l'altro è l'identità stessa dell'io. Le diverse antropologie filosofiche sviluppatesi a partire dall'età moderna hanno sovente reagito alla riduzione dell'uomo a "cosa pensante" operata da Descartes. Le cosiddette "scienze umane", ponendo l'uomo come terreno d'indagine scientifica, hanno di gran lunga aperto vie a una migliore comprensione, anche filosofica, della complessa natura umana.

Boffi, G., Voce "Uomo", in L'enciclopedia della filosofia e delle scienze umane, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1996: 1043-1043 [http://hdl.handle.net/10807/23976]

Uomo

Boffi, Guido
1996

Abstract

In senso generale, il termine è utilizzato per indicare l'essere vivente dotato di coscienza e desiderio, di personalità etica-intellettuale e di esistenza storico-politica. In senso filosofico più determinato, l'uomo è l'essere vivente consapevole e responsabile della propria natura relazionale, del suo essere una relazione orientata in duplice senso (cioè: in duplice direzione e significato): relazione del sé a sé (autorelazione) e del sé ad altro (eterorelazione). Sia per il profilo ontologico sia per quello conoscitivo-intenzionale, si tratta di un unico rapporto in cui identità e alterità si scambiano i ruoli. L'alterità è costituita non soltanto da un altro essere che si presenta nel rapporto e nella relazione affettiva e conoscitiva, l'altro è l'identità stessa dell'io. Le diverse antropologie filosofiche sviluppatesi a partire dall'età moderna hanno sovente reagito alla riduzione dell'uomo a "cosa pensante" operata da Descartes. Le cosiddette "scienze umane", ponendo l'uomo come terreno d'indagine scientifica, hanno di gran lunga aperto vie a una migliore comprensione, anche filosofica, della complessa natura umana.
1996
Italiano
L'enciclopedia della filosofia e delle scienze umane
88-415-2592-4
Boffi, G., Voce "Uomo", in L'enciclopedia della filosofia e delle scienze umane, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1996: 1043-1043 [http://hdl.handle.net/10807/23976]
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