Il commento ha ad oggetto le norme relative alla formazione del matrimonio civile, nonché al matrimonio del cittadino all’estero e dello straniero in Italia. Esso analizza la pubblicazione, le opposizioni al matrimonio e la celebrazione, soffermandosi criticamente sui principali profili problematici, quali il declino funzionale della pubblicazione e la qualificazione strutturale del matrimonio-atto come negozio giuridico o atto complesso, alla luce del rapporto tra consenso matrimoniale dei nubendi e dichiarazione di unione in matrimonio da parte dell’ufficiale di stato civile. Con riguardo agli artt. 115-116 cod. civ., il commento affronta, tra le altre, la questione della trascrizione dell’atto di matrimonio formato all’estero nei registri dello stato civile italiano, con particolare riferimento al limite dell’ordine pubblico, nonché quella dei limiti alla libertà matrimoniale dello straniero in Italia, ipotizzando l’illegittimità costituzionale – di seguito effettivamente pronunciata dalla Corte costituzionale, con sentenza 25 luglio 2011, n. 245 - dell’imposizione del requisito della regolarità del soggiorno sul territorio nazionale.
Renda, A., Commento agli artt. 93 - 101, 102 - 104, 106 – 113, 115 – 116 del Codice Civile, in Luigi Balestr, L. B. (ed.), Commentario del Codice Civile. Della famiglia, I, UTET, Torino 2010: <<Commentario del Codice civile diretto da Enrico Gabrielli>>, 106- 237 [http://hdl.handle.net/10807/2397]
Commento agli artt. 93 - 101, 102 - 104, 106 – 113, 115 – 116 del Codice Civile
Renda, Andrea
2010
Abstract
Il commento ha ad oggetto le norme relative alla formazione del matrimonio civile, nonché al matrimonio del cittadino all’estero e dello straniero in Italia. Esso analizza la pubblicazione, le opposizioni al matrimonio e la celebrazione, soffermandosi criticamente sui principali profili problematici, quali il declino funzionale della pubblicazione e la qualificazione strutturale del matrimonio-atto come negozio giuridico o atto complesso, alla luce del rapporto tra consenso matrimoniale dei nubendi e dichiarazione di unione in matrimonio da parte dell’ufficiale di stato civile. Con riguardo agli artt. 115-116 cod. civ., il commento affronta, tra le altre, la questione della trascrizione dell’atto di matrimonio formato all’estero nei registri dello stato civile italiano, con particolare riferimento al limite dell’ordine pubblico, nonché quella dei limiti alla libertà matrimoniale dello straniero in Italia, ipotizzando l’illegittimità costituzionale – di seguito effettivamente pronunciata dalla Corte costituzionale, con sentenza 25 luglio 2011, n. 245 - dell’imposizione del requisito della regolarità del soggiorno sul territorio nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.