Il mutamento climatico è un fenomeno talmente lento e caratterizzato da un tale livello di inerzia da eccedere i tempi abituali di vigenza delle norme giuridiche, con la conseguenza che le tradizionali regole ratione temporis di accertamento e riparazione possono rivelarsi inadeguate. E ciò tanto più in sistemi giuridici caratterizzati da un «radicale presentismo» quali quelli istituiti dai trattati internazionali sui diritti umani. Il presente contributo si propone di verificare se la dimensione strutturalmente intertemporale delle azioni volte a far valere la responsabilità dello Stato per gli effetti attuali di emissioni anche molto risalenti nel tempo, e a imporre allo Stato stesso comportamenti i cui effetti positivi sono destinati a prodursi solo nel lungo periodo, sia di ostacolo alla tutela reale ed effettiva dei diritti umani davanti agli organi internazionali che a quella tutela sono preposti, e in particolare alla Corte europea dei diritti umani davanti alla quale sono già pendenti numerosi ricorsi.

De Vittor, F., Cambiamento climatico e ricorsi alla Corte europea dei diritti umani: quali premesse per una giurisdizione intertemporale?, in Micaela Frull, M. F. (ed.), L’interesse delle genarzioni future nel diritto internazionale e dell'Unione europea, Editoriale Scientifica Napoli, Napoli 2023: <<SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO INTERNAZIONALE>>, 26 255- 276 [https://hdl.handle.net/10807/237114]

Cambiamento climatico e ricorsi alla Corte europea dei diritti umani: quali premesse per una giurisdizione intertemporale?

De Vittor, Francesca
2023

Abstract

Il mutamento climatico è un fenomeno talmente lento e caratterizzato da un tale livello di inerzia da eccedere i tempi abituali di vigenza delle norme giuridiche, con la conseguenza che le tradizionali regole ratione temporis di accertamento e riparazione possono rivelarsi inadeguate. E ciò tanto più in sistemi giuridici caratterizzati da un «radicale presentismo» quali quelli istituiti dai trattati internazionali sui diritti umani. Il presente contributo si propone di verificare se la dimensione strutturalmente intertemporale delle azioni volte a far valere la responsabilità dello Stato per gli effetti attuali di emissioni anche molto risalenti nel tempo, e a imporre allo Stato stesso comportamenti i cui effetti positivi sono destinati a prodursi solo nel lungo periodo, sia di ostacolo alla tutela reale ed effettiva dei diritti umani davanti agli organi internazionali che a quella tutela sono preposti, e in particolare alla Corte europea dei diritti umani davanti alla quale sono già pendenti numerosi ricorsi.
2023
Italiano
L’interesse delle genarzioni future nel diritto internazionale e dell'Unione europea
979-12-5976-668-7
Editoriale Scientifica Napoli
26
De Vittor, F., Cambiamento climatico e ricorsi alla Corte europea dei diritti umani: quali premesse per una giurisdizione intertemporale?, in Micaela Frull, M. F. (ed.), L’interesse delle genarzioni future nel diritto internazionale e dell'Unione europea, Editoriale Scientifica Napoli, Napoli 2023: <<SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO INTERNAZIONALE>>, 26 255- 276 [https://hdl.handle.net/10807/237114]
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