Scontri e incontri di popoli fra Aquileia e Illirico nel Tardoantico

This extensive and laborious study represents the first reconstruction of the historical and ethnic melting pot which in Late Antiquity shaped the area of the western Balkans, including all of today's Slovenia, involving northern Italy and its 'eastern gate' Aquileia. There are three lines of research pursued by the author. The first traverses the regional history of the provinces of which the area examined was part, from the proclamation of the military emperors in the second half of the third century to the events of the fourth century, up to the decline and fall of the Western Roman Empire in last quarter of the fifth century. The second thematic strand concerns the history of the barbarian populations, which from the late fourth century onwards considerably influenced the living conditions of the Late Antiquity in the area considered. While the Visigoths were able to significantly exert their influence only for three decades (approximately from 380 to 410) and the presence of the Huns remained limited to their expedition to Italy (452), more consistent traces are documented of the fifty-year presence of the Ostrogoths, of the twenty-year period of the Longobards and, towards the end of the sixth century, of the first settlements of the Slavs. The third line delves into the history of Christianity and in particular of the ecclesiastical organization from the late third century to the early seventh, with attention to the very important role of Aquileia. The study makes use not only of literary sources and ancient materials, but also resorts to an extensive examination of the scientific literature on the subject.

Questo ampio e laborioso studio rappresenta la prima ricostruzione del crogiolo storico ed etnico che nella Tarda Antichità plasmò l’area dei Balcani occidentali, ivi compresa tutta l’odierna Slovenia, interessando l’Italia settentrionale e la sua ‘porta orientale’ Aquileia. Tre sono i filoni di ricerca percorsi dall’autore. Il primo attraversa la storia regionale delle province di cui era parte l’area presa in esame, dalla proclamazione degli imperatori militari nella seconda metà del III secolo alle vicende del IV secolo, fino al declino e alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente nell’ultimo quarto del V secolo. Il secondo filone tematico riguarda la storia delle popolazioni barbariche, che dal tardo IV secolo in poi influenzarono in modo considerevole le condizioni di vita della Tarda Antichità nell’area considerata. Mentre i Visigoti poterono esercitare in modo significativo il loro influsso soltanto per tre decenni (circa dal 380 al 410) e la presenza degli Unni rimase circoscritta alla loro spedizione in Italia (452), sono documentate tracce più consistenti della presenza cinquantennale degli Ostrogoti, di quella ventennale dei Longobardi e, sul finire del VI secolo, dei primi insediamenti degli Slavi. Il terzo filone si addentra nella storia del cristianesimo e in particolare dell’organizzazione ecclesiastica dal tardo III secolo ai primi del VII, con attenzione all’importantissimo ruolo di Aquileia. Lo studio si avvale non solo delle fonti letterarie e materiali antiche, ma ricorre anche a un poderoso spoglio della letteratura scientifica sull’argomento