Filosofo, F.W.J. Schelling (1775-1854) incarnò il tipico esempio del genio romantico. Il suo pensiero prese avvio caratterizzandosi per lo slancio verso l'unità ultima e indivisa del sapere e dell'essere. Ciò viene affermato chiaramente già nei primi scritti, in cui riprese il principio fondamentale della filosofia di Fichte, l'io, e lo identificò con il Deus sive natura della sostanza teorizzata da Spinoza, giungendo all'unificazione concettuale di forma e materia, idealità e realtà, conscio e inconscio. Nel suo "Sistema dell'idealismo trascendentale" (1800) l'arte viene intesa quale culmine extrafilosofico del sapere e prassi realizzativo-comunicativa della filosofia. Nella speculazione immediatamente posteriore, Schelling tenta di riconsegnare alla filosofia ciò che prima aveva determinato quale essenza propria dell'opera artistica. Saranno le "Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana" (1809) a reimpostare la problematica teoretica, che troverà assestamento finale nella distinzione tra "filosofia negativa" e "filosofia positiva" sviluppata nella "Filosofia della mitologia" e nella "Filosofia della rivelazione".

Boffi, G., Voce "Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph", in L'enciclopedia dell filosofia e delle scienze umane, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1996: 875-877 [http://hdl.handle.net/10807/23652]

Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph

Boffi, Guido
1996

Abstract

Filosofo, F.W.J. Schelling (1775-1854) incarnò il tipico esempio del genio romantico. Il suo pensiero prese avvio caratterizzandosi per lo slancio verso l'unità ultima e indivisa del sapere e dell'essere. Ciò viene affermato chiaramente già nei primi scritti, in cui riprese il principio fondamentale della filosofia di Fichte, l'io, e lo identificò con il Deus sive natura della sostanza teorizzata da Spinoza, giungendo all'unificazione concettuale di forma e materia, idealità e realtà, conscio e inconscio. Nel suo "Sistema dell'idealismo trascendentale" (1800) l'arte viene intesa quale culmine extrafilosofico del sapere e prassi realizzativo-comunicativa della filosofia. Nella speculazione immediatamente posteriore, Schelling tenta di riconsegnare alla filosofia ciò che prima aveva determinato quale essenza propria dell'opera artistica. Saranno le "Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana" (1809) a reimpostare la problematica teoretica, che troverà assestamento finale nella distinzione tra "filosofia negativa" e "filosofia positiva" sviluppata nella "Filosofia della mitologia" e nella "Filosofia della rivelazione".
1996
Italiano
L'enciclopedia dell filosofia e delle scienze umane
88-415-2592-4
Boffi, G., Voce "Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph", in L'enciclopedia dell filosofia e delle scienze umane, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1996: 875-877 [http://hdl.handle.net/10807/23652]
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