Con il crollo del blocco comunista Est-europeo, la dissoluzione dell’Unione Sovietica (26 Dicembre 1991) e la creazione dell’Unione Europea (Maastricht 1992), avrà inizio il processo d’avvicinamento e d’integrazione di diversi ex-Paesi comunisti d’Europa al mondo Euro-Atlantico. Ciò sarà possibile grazie agli eventi che si sono susseguiti a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso: quando i diversi popoli dell’Est-Europa intrapresero un inaspettato cammino verso la propria autodeterminazione nazionale. Un processo che era già cominciato in Polonia e che prese sempre più piede anche grazie alle politiche più permissive di Andropov e, poi, di Gorbačëv. Un processo di autodeterminazione quasi sempre pacifico dei satelliti di Mosca che porta con sé, però, un grande quesito: perché Gorbačëv e la sua leadership non intervengono per fermarlo, con la forza o in altro modo come in passato? La risposta riguarda proprio alla visione ideologica sia della sicurezza che del futuro che Gorbačëv aveva abbracciato per l’Europa. Infatti, il leader sovietico vuole tenere fede al suo impegno, assunto a partire dalla metà degli anni Ottanta con Washington, di creare un contesto di sicurezza migliore per il mondo, ma anche soprattutto per l’Europe all’insegna di una “comune casa europea”: cioè un’Europa priva di confini dove le persone sono libere di muoversi, libere dalla fame e libere dalla paura della guerra. E partendo da questi questi presupposti si vuole dare una particolare lettura di questo periodo in esame: cioè come gli Accordi di Yalta siano stati la forza direttrice nell’emancipazione degli Stati Est-europei e come questi accordi influenzino a tutt’oggi sia la realtà europea che, se non soprattutto, la politica estera degli Stati in questione.

Sabovic, D., Il crollo del blocco comunista Est-europeo: il ritorno di Yalta e la difficile riappacificazione , 2021, URL: https://www.eurobull.it/il-crollo-del-blocco-comunista-est-europeo-il-ritorno-di-yalta-e-la?lang=fr [https://hdl.handle.net/10807/232307]

Il crollo del blocco comunista Est-europeo: il ritorno di Yalta e la difficile riappacificazione

Sabovic, Dino
Primo
2021

Abstract

Con il crollo del blocco comunista Est-europeo, la dissoluzione dell’Unione Sovietica (26 Dicembre 1991) e la creazione dell’Unione Europea (Maastricht 1992), avrà inizio il processo d’avvicinamento e d’integrazione di diversi ex-Paesi comunisti d’Europa al mondo Euro-Atlantico. Ciò sarà possibile grazie agli eventi che si sono susseguiti a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso: quando i diversi popoli dell’Est-Europa intrapresero un inaspettato cammino verso la propria autodeterminazione nazionale. Un processo che era già cominciato in Polonia e che prese sempre più piede anche grazie alle politiche più permissive di Andropov e, poi, di Gorbačëv. Un processo di autodeterminazione quasi sempre pacifico dei satelliti di Mosca che porta con sé, però, un grande quesito: perché Gorbačëv e la sua leadership non intervengono per fermarlo, con la forza o in altro modo come in passato? La risposta riguarda proprio alla visione ideologica sia della sicurezza che del futuro che Gorbačëv aveva abbracciato per l’Europa. Infatti, il leader sovietico vuole tenere fede al suo impegno, assunto a partire dalla metà degli anni Ottanta con Washington, di creare un contesto di sicurezza migliore per il mondo, ma anche soprattutto per l’Europe all’insegna di una “comune casa europea”: cioè un’Europa priva di confini dove le persone sono libere di muoversi, libere dalla fame e libere dalla paura della guerra. E partendo da questi questi presupposti si vuole dare una particolare lettura di questo periodo in esame: cioè come gli Accordi di Yalta siano stati la forza direttrice nell’emancipazione degli Stati Est-europei e come questi accordi influenzino a tutt’oggi sia la realtà europea che, se non soprattutto, la politica estera degli Stati in questione.
2021
Italiano
Sabovic, D., Il crollo del blocco comunista Est-europeo: il ritorno di Yalta e la difficile riappacificazione , 2021, URL: https://www.eurobull.it/il-crollo-del-blocco-comunista-est-europeo-il-ritorno-di-yalta-e-la?lang=fr [https://hdl.handle.net/10807/232307]
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