Nei singoli capitoli del volume si affronta la delicata questione del rapporto tra improvvisazione musicale e prassi compositiva come manifestatosi tra il XVIII secolo e primi decenni del XIX, al fine di dimostrare che le improvvisazioni pubbliche, soprattutto nel caso di esecutori impegnati anche in veste di compositori, fossero talvolta estemporanee solo in modo parziale, perché condizionate dalla prassi compositiva. Al contempo, alcuni aspetti riscontrabili nei brani scritti, che rivelano un allontanamento dalle forme codificate dalla tradizione, potrebbero essere interpretati come una 'proiezione' a livello sintattico della libertà che spesso guida l'atto improvvisativo.
Borio, G., Carone, A. (eds.), Musical Improvisation and Open Forms in the Age of Beethoven, Routledge, Abingdon (UK) 2018: 243 [https://hdl.handle.net/10807/232045]
Musical Improvisation and Open Forms in the Age of Beethoven
Carone, Angela
2018
Abstract
Nei singoli capitoli del volume si affronta la delicata questione del rapporto tra improvvisazione musicale e prassi compositiva come manifestatosi tra il XVIII secolo e primi decenni del XIX, al fine di dimostrare che le improvvisazioni pubbliche, soprattutto nel caso di esecutori impegnati anche in veste di compositori, fossero talvolta estemporanee solo in modo parziale, perché condizionate dalla prassi compositiva. Al contempo, alcuni aspetti riscontrabili nei brani scritti, che rivelano un allontanamento dalle forme codificate dalla tradizione, potrebbero essere interpretati come una 'proiezione' a livello sintattico della libertà che spesso guida l'atto improvvisativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.