Nel saggio si ripercorre la storia della cosiddetta Corte dell’Arengo, odierno Palazzo Reale a Milano, a fronte delle ricerche condotte sull’edificio, finanziate dal Comune di Milano – Palazzo Reale, dalla sua nascita attorno al 1287 fino alla fine del Quattrocento. Nello specifico, nel testo si affronta secondo nuove prospettive lo studio dei palazzi di Matteo I (1287-1322), Azzone (1329-1339), Giovanni (1342-1354) Galeazzo II Visconti (1354-1378), Gian Galeazzo Visconti (1378-1402), Giovanni Maria e Filippo Maria (1402-1447) Visconti basato su approfondite ricognizioni archivistiche, analisi dei monumenti e delle decorazioni sopravvissute, delle planimetrie conservate (che datano a partire dalla fine del Cinquecento) e di fotografie storiche, che ritraggono affreschi oggi irrimediabilmente perduti. Al contempo è fornita una rilettura della “strategia urbana” d’insediamento della corte viscontea nel centro storico della città, che lentamente si appropria anche delle antiche sedi del governo comunale. Infine, sono presenti sia un affondo sul periodo della Repubblica Ambrosiana, durante la quale si cerca di cancellare le tracce legate alla memoria viscontea nell’edificio, sia una sintetica trattazione sulla ricostruzione avvenuta in epoca sforzesca, a fronte delle novità emerse nel corso delle ricerche
Cairati, C., Rossi, M., Il palazzo di Azzone Visconti, ora Palazzo Reale, in Romano, S., Rossi, M. (ed.), Le residenze viscontee da Palazzo Reale a San Giovanni in Conca, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2023: <<Milano e l'Europa nel Trecento: la città, i palazzi, le immagini>>, 1 66- 125 [https://hdl.handle.net/10807/231273]
Il palazzo di Azzone Visconti, ora Palazzo Reale
Cairati, Carlo
;Rossi, Marco
2023
Abstract
Nel saggio si ripercorre la storia della cosiddetta Corte dell’Arengo, odierno Palazzo Reale a Milano, a fronte delle ricerche condotte sull’edificio, finanziate dal Comune di Milano – Palazzo Reale, dalla sua nascita attorno al 1287 fino alla fine del Quattrocento. Nello specifico, nel testo si affronta secondo nuove prospettive lo studio dei palazzi di Matteo I (1287-1322), Azzone (1329-1339), Giovanni (1342-1354) Galeazzo II Visconti (1354-1378), Gian Galeazzo Visconti (1378-1402), Giovanni Maria e Filippo Maria (1402-1447) Visconti basato su approfondite ricognizioni archivistiche, analisi dei monumenti e delle decorazioni sopravvissute, delle planimetrie conservate (che datano a partire dalla fine del Cinquecento) e di fotografie storiche, che ritraggono affreschi oggi irrimediabilmente perduti. Al contempo è fornita una rilettura della “strategia urbana” d’insediamento della corte viscontea nel centro storico della città, che lentamente si appropria anche delle antiche sedi del governo comunale. Infine, sono presenti sia un affondo sul periodo della Repubblica Ambrosiana, durante la quale si cerca di cancellare le tracce legate alla memoria viscontea nell’edificio, sia una sintetica trattazione sulla ricostruzione avvenuta in epoca sforzesca, a fronte delle novità emerse nel corso delle ricercheI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.