Considerati i limiti del diritto penale nella prevenzione della disinformazione, il breve contributo si sofferma sulle potenzialità del nuovo Codice rafforzato di buone pratiche dell'UE nel contrasto di quelle che si potrebbero definire le "variabili usurpatrici" della rete, vale a dire quelle caratteristiche dell'architettura social-mediatica che favoriscono l'agire deviante e in particolare la propalazione di contenuti falsi od offensivi.
Lamanuzzi, M., Il problema della disinformazione in rete: i limiti del diritto penale e le potenzialità del nuovo Codice rafforzato di buone pratiche dell’UE , 2022 [https://hdl.handle.net/10807/229711]
Il problema della disinformazione in rete: i limiti del diritto penale e le potenzialità del nuovo Codice rafforzato di buone pratiche dell’UE
Lamanuzzi, Marta
2022
Abstract
Considerati i limiti del diritto penale nella prevenzione della disinformazione, il breve contributo si sofferma sulle potenzialità del nuovo Codice rafforzato di buone pratiche dell'UE nel contrasto di quelle che si potrebbero definire le "variabili usurpatrici" della rete, vale a dire quelle caratteristiche dell'architettura social-mediatica che favoriscono l'agire deviante e in particolare la propalazione di contenuti falsi od offensivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.