Nel 1989 l’Accounting Education Change Commission (AECC) ricevette dall’American Accounting Association l’incarico di assumere il ruolo di “catalizzatore per il miglioramento della preparazione accademica dei professional accountant”. L’AECC sosteneva già allora che “il bisogno di cambiamento dipendeva dal fatto che i programmi dei corsi di accounting non avevano mantenuto il passo con la professione dinamica, complessa, in espansione e in continuo mutamento per la quale gli studenti venivano educati”. Più di recente, soprattutto a livello internazionale, la qualità dell’educazione a sostegno della pratica professionale è stata messa in discussione, così come lo era stata in anni precedenti a seguito degli scandali Enron e WorldCom (Sikka, Haslam, Kyriacou e Agrizzi, 2007). Ad esempio, l’accounting education viene criticata in quanto si affida eccessivamente ai metodi di insegnamento tradizionali basati su uno stile di apprendimento trasmissivo e passivo, dimenticando che alcune competenze dovrebbero essere insegnate utilizzando un paradigma più interattivo e trasformativo, che impieghi metodi fondati sulla teoria dell’apprendimento situato e sulla teoria del costruttivismo, oggetto di approfondimento nel lavoro. Il mutamento della professione contabile, unito a quello dell’accounting education, offre pertanto un’opportunità per formulare le prime osservazioni sul mondo universitario italiano in merito alla preparazione dei futuri professional accountant. Questa ricerca utilizza gli International Education Standards (IESs) pubblicati dall’International Accounting Education Standards Board (IAESB) per comprendere: qual è il grado di applicazione di tali principi, riconosciuti a livello internazionale, nell’ambito di un curriculum finalizzato alla formazione di un professional accountant; quali sono i metodi di insegnamento maggiormente utilizzati; quale approccio all’insegnamento, trasmissivo o trasformativo, viene prevalentemente applicato dagli accademici. Il primo capitolo è dedicato alle principali organizzazioni internazionali impegnate nell’accounting education. Nel secondo l’attenzione viene posta più specificamente sugli standard maggiormente legati alla formazione universitaria: IES2 (Content of Professional Accounting Education Programs), IES3 (Professional Skills) e IES4 (Professional Values, Ethics and Attitudes). Di tali principi, oggetto del successivo lavoro empirico, sono stati evidenziati i contenuti e gli aspetti più interessanti ai fini della ricerca. Il capitolo terzo si concentra sulle principali teorie di apprendimento che, a livello internazionale, sono applicabili all’accounting education: il costruttivismo, l’apprendimento esperienziale, l’apprendimento situato, l’elaborazione dell’informazione. Dopo aver presentato le peculiarità di ciascuna teoria, si definiscono i collegamenti con il paradigma trasmissivo e quello trasformativo alla base dell’insegnamento e dell’apprendimento stesso. La finalità è inquadrare il contenuto degli standard IES2, IES3 ed IES4 in un framework teorico di riferimento, al quale ricondurre anche l’analisi empirica oggetto del capitolo quinto. Il capitolo quarto, strettamente connesso al precedente, ha la funzione di presentare i diversi metodi di insegnamento utilizzabili nell’accounting education all’interno degli studi universitari, proponendo anche un modello che integri i medesimi con le teorie dell’apprendimento e colleghi il tutto ai singoli approcci (trasmissivo o trasformativo), con peculiare attenzione a quanto stabilito dagli IES oggetto di studio. L’ultimo capitolo, di natura emprica, si occupa delle prime osservazioni sul caso italiano in merito all’applicazione dei principi IES2, IES3 ed IES4 nell’ambito di un percorso di laurea triennale, formativo per il professional accountant, individuando anche i metodi di insegnamento più comuni, le teorie dell’apprendimento maggiormente utilizzate nonché il paradigma (trasmissivo o trasformativo) prevalente.

Veneziani, M., L’accounting education: osservazioni preliminari sul caso italiano, FrancoAngeli, MILANO 2012: 95 [https://hdl.handle.net/10807/229050]

L’accounting education: osservazioni preliminari sul caso italiano

Veneziani, Monica
2012

Abstract

Nel 1989 l’Accounting Education Change Commission (AECC) ricevette dall’American Accounting Association l’incarico di assumere il ruolo di “catalizzatore per il miglioramento della preparazione accademica dei professional accountant”. L’AECC sosteneva già allora che “il bisogno di cambiamento dipendeva dal fatto che i programmi dei corsi di accounting non avevano mantenuto il passo con la professione dinamica, complessa, in espansione e in continuo mutamento per la quale gli studenti venivano educati”. Più di recente, soprattutto a livello internazionale, la qualità dell’educazione a sostegno della pratica professionale è stata messa in discussione, così come lo era stata in anni precedenti a seguito degli scandali Enron e WorldCom (Sikka, Haslam, Kyriacou e Agrizzi, 2007). Ad esempio, l’accounting education viene criticata in quanto si affida eccessivamente ai metodi di insegnamento tradizionali basati su uno stile di apprendimento trasmissivo e passivo, dimenticando che alcune competenze dovrebbero essere insegnate utilizzando un paradigma più interattivo e trasformativo, che impieghi metodi fondati sulla teoria dell’apprendimento situato e sulla teoria del costruttivismo, oggetto di approfondimento nel lavoro. Il mutamento della professione contabile, unito a quello dell’accounting education, offre pertanto un’opportunità per formulare le prime osservazioni sul mondo universitario italiano in merito alla preparazione dei futuri professional accountant. Questa ricerca utilizza gli International Education Standards (IESs) pubblicati dall’International Accounting Education Standards Board (IAESB) per comprendere: qual è il grado di applicazione di tali principi, riconosciuti a livello internazionale, nell’ambito di un curriculum finalizzato alla formazione di un professional accountant; quali sono i metodi di insegnamento maggiormente utilizzati; quale approccio all’insegnamento, trasmissivo o trasformativo, viene prevalentemente applicato dagli accademici. Il primo capitolo è dedicato alle principali organizzazioni internazionali impegnate nell’accounting education. Nel secondo l’attenzione viene posta più specificamente sugli standard maggiormente legati alla formazione universitaria: IES2 (Content of Professional Accounting Education Programs), IES3 (Professional Skills) e IES4 (Professional Values, Ethics and Attitudes). Di tali principi, oggetto del successivo lavoro empirico, sono stati evidenziati i contenuti e gli aspetti più interessanti ai fini della ricerca. Il capitolo terzo si concentra sulle principali teorie di apprendimento che, a livello internazionale, sono applicabili all’accounting education: il costruttivismo, l’apprendimento esperienziale, l’apprendimento situato, l’elaborazione dell’informazione. Dopo aver presentato le peculiarità di ciascuna teoria, si definiscono i collegamenti con il paradigma trasmissivo e quello trasformativo alla base dell’insegnamento e dell’apprendimento stesso. La finalità è inquadrare il contenuto degli standard IES2, IES3 ed IES4 in un framework teorico di riferimento, al quale ricondurre anche l’analisi empirica oggetto del capitolo quinto. Il capitolo quarto, strettamente connesso al precedente, ha la funzione di presentare i diversi metodi di insegnamento utilizzabili nell’accounting education all’interno degli studi universitari, proponendo anche un modello che integri i medesimi con le teorie dell’apprendimento e colleghi il tutto ai singoli approcci (trasmissivo o trasformativo), con peculiare attenzione a quanto stabilito dagli IES oggetto di studio. L’ultimo capitolo, di natura emprica, si occupa delle prime osservazioni sul caso italiano in merito all’applicazione dei principi IES2, IES3 ed IES4 nell’ambito di un percorso di laurea triennale, formativo per il professional accountant, individuando anche i metodi di insegnamento più comuni, le teorie dell’apprendimento maggiormente utilizzate nonché il paradigma (trasmissivo o trasformativo) prevalente.
2012
Italiano
Monografia o trattato scientifico
FrancoAngeli
Veneziani, M., L’accounting education: osservazioni preliminari sul caso italiano, FrancoAngeli, MILANO 2012: 95 [https://hdl.handle.net/10807/229050]
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