Per la prevenzione della radicalizzazione, la scuola può svolgere una funzione molto importante, sia direttamente, attraverso un tempestivo intervento a supporto degli studenti che mostrano comportamenti e atteggiamenti premonitori, sia indirettamente, attraverso la formazione degli insegnanti e promuovendo la conoscenza e l’interiorizzazione dei princìpi su cui si fondano le società europee (lo Stato di diritto, la parità tra uomo e donna, la non-discriminazione ecc.). Attraverso i programmi scolastici, intesi come strumenti di conoscenza, e lo stimolo alla riflessione, la scuola può costruire una contronarrativa che risponda efficacemente a qualunque forma di narrativa violenta. Inoltre, permettendo d’identificarsi con i valori democratici della Costituzione e attraverso l’apprendimento delle regole della convivenza sociale, può contribuire a contrastare l’intolleranza. Risulta fondamentale, in questa prospettiva, la formazione degli insegnanti, attraverso la quale essi possono acquisire una maggior consapevolezza dei fattori che alimentano la radicalizzazione e una specifica capacità mirata a rilevare comportamenti e atteggiamenti problematici, di modo da ipotizzare e programmare tempestivamente iniziative e interventi. Nel capitolo viene inoltre presentato un modello operativo d'intervento nella scuola.
Valtolina, G. G., I processi di radicalizzazione a scuola, in Boerchi, D., Valtolina, G. (ed.), Nella mia classe, il mondo. Processi educativi nella scuola multietnica, Junior-Spaggiari, Parma (Italy) 2021: 185- 196 [https://hdl.handle.net/10807/227714]
I processi di radicalizzazione a scuola
Valtolina, Giovanni Giulio
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2021
Abstract
Per la prevenzione della radicalizzazione, la scuola può svolgere una funzione molto importante, sia direttamente, attraverso un tempestivo intervento a supporto degli studenti che mostrano comportamenti e atteggiamenti premonitori, sia indirettamente, attraverso la formazione degli insegnanti e promuovendo la conoscenza e l’interiorizzazione dei princìpi su cui si fondano le società europee (lo Stato di diritto, la parità tra uomo e donna, la non-discriminazione ecc.). Attraverso i programmi scolastici, intesi come strumenti di conoscenza, e lo stimolo alla riflessione, la scuola può costruire una contronarrativa che risponda efficacemente a qualunque forma di narrativa violenta. Inoltre, permettendo d’identificarsi con i valori democratici della Costituzione e attraverso l’apprendimento delle regole della convivenza sociale, può contribuire a contrastare l’intolleranza. Risulta fondamentale, in questa prospettiva, la formazione degli insegnanti, attraverso la quale essi possono acquisire una maggior consapevolezza dei fattori che alimentano la radicalizzazione e una specifica capacità mirata a rilevare comportamenti e atteggiamenti problematici, di modo da ipotizzare e programmare tempestivamente iniziative e interventi. Nel capitolo viene inoltre presentato un modello operativo d'intervento nella scuola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.