Nei vent’anni tra le due guerre mondiali, l’aviazione militare conobbe un rapido sviluppo sia dal punto di vista tecnologico che del pensiero strategico. Ciò ebbe un significativo impatto sulla difesa e sulla sicurezza degli Stati della comunità internazionale, proprio mentre la limitazione e la riduzione degli armamenti si erano collocate in cima all’agenda delle grandi Potenze. Fu durante la Conferenza del Disarmo apertasi a Ginevra nel 1932 che le questioni aeronautiche vennero affrontate in modo più approfondito dalla diplomazia. L’Italia fu tra gli attori protagonisti delle trattative. Nel quadro della politica del ‘peso determinante’, il Ministro degli Esteri, Dino Grandi, propose una serie di limitazioni del potere aereo, inclusa l’abolizione del bombardamento strategico. Tale iniziativa raccolse l’opposizione del Ministro dell’Aeronautica, Italo Balbo, che vi vide un serio ostacolo nel tentativo di elevare il ruolo strategico e politico della neonata ‘forza alata del cielo’. Il volume intende studiare l’intersezione tra diplomazia e disarmo, tra potere aereo e politica estera dal punto di vista dell’Italia negli anni in cui Grandi e Balbo furono tra i massimi protagonisti della proiezione internazionale del Paese. Documenti italiani ed esteri, opportunamente selezionati e tradotti, costituiscono le principali fonti dello studio.
Borsani, D., Potere aereo e disarmo. La Regia Aeronautica e la diplomazia del peso determinante, 1929-1932, Edizioni Rivista Aeronautica, Roma 2023: 190 [https://hdl.handle.net/10807/226890]
Potere aereo e disarmo. La Regia Aeronautica e la diplomazia del peso determinante, 1929-1932
Borsani, Davide
2023
Abstract
Nei vent’anni tra le due guerre mondiali, l’aviazione militare conobbe un rapido sviluppo sia dal punto di vista tecnologico che del pensiero strategico. Ciò ebbe un significativo impatto sulla difesa e sulla sicurezza degli Stati della comunità internazionale, proprio mentre la limitazione e la riduzione degli armamenti si erano collocate in cima all’agenda delle grandi Potenze. Fu durante la Conferenza del Disarmo apertasi a Ginevra nel 1932 che le questioni aeronautiche vennero affrontate in modo più approfondito dalla diplomazia. L’Italia fu tra gli attori protagonisti delle trattative. Nel quadro della politica del ‘peso determinante’, il Ministro degli Esteri, Dino Grandi, propose una serie di limitazioni del potere aereo, inclusa l’abolizione del bombardamento strategico. Tale iniziativa raccolse l’opposizione del Ministro dell’Aeronautica, Italo Balbo, che vi vide un serio ostacolo nel tentativo di elevare il ruolo strategico e politico della neonata ‘forza alata del cielo’. Il volume intende studiare l’intersezione tra diplomazia e disarmo, tra potere aereo e politica estera dal punto di vista dell’Italia negli anni in cui Grandi e Balbo furono tra i massimi protagonisti della proiezione internazionale del Paese. Documenti italiani ed esteri, opportunamente selezionati e tradotti, costituiscono le principali fonti dello studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.