Il desiderio di acquisire rapidamente vantaggi competitivi attraverso fusioni ed acquisizioni, la necessità di adattarsi a mercati e settori sempre più complessi, che richiedono strutture flessibili e consistenti dotazioni di conoscenza e tecnologia, rappresenta spesso la logica principale leggibile dietro ai processi di ristrutturazione organizzativa. Tuttavia, le difficoltà di integrazione dell’organizzazione dopo queste operazioni si presentano spesso più forti rispetto alle aspettative e sono causa di frequenti crisi, di difficoltà e ritardi nella realizzazione degli obiettivi programmati. La nuova organizzazione si presenta frazionata da confini interni, corrispondenti a diversi gruppi e culture. I molti legami densi (Golinelli, 2000) tra componenti interni ai sistemi organizzativi rappresentano il mezzo attraverso il quale il sistema esprime il proprio funzionamento, attraverso la definizione di confini intra-organizzativi, dei compiti delle diverse parti del sistema, delle appartenenze dei membri dell’organizzazione ai diversi gruppi entro il sistema. La ricerca presentata ha utilizzato una metodologia di tipo qualitativo per esplorare il ruolo di alcuni fattori nell’orientare questo tipo di processo: il tipo di leadership che caratterizza le organizzazioni dopo la ristrutturazione, il modo di rappresentare i confini organizzativi ed intraorganizzativi, il ruolo delle culture organizzative.
Ripamonti, S. C., Kaneklin, C. L., Leadership e confini organizzativi nelle ristrutturazioni aziendali, in Kaneklin, C., Scaratti, G., Bruno, A. (ed.), I processi di generazione delle conoscenze nei contesti organizzativi, Vita e Pensiero, Milano 2005: 151- 172 [http://hdl.handle.net/10807/22436]
Leadership e confini organizzativi nelle ristrutturazioni aziendali
Ripamonti, Silvio Carlo;Kaneklin, Cesare Luigi
2005
Abstract
Il desiderio di acquisire rapidamente vantaggi competitivi attraverso fusioni ed acquisizioni, la necessità di adattarsi a mercati e settori sempre più complessi, che richiedono strutture flessibili e consistenti dotazioni di conoscenza e tecnologia, rappresenta spesso la logica principale leggibile dietro ai processi di ristrutturazione organizzativa. Tuttavia, le difficoltà di integrazione dell’organizzazione dopo queste operazioni si presentano spesso più forti rispetto alle aspettative e sono causa di frequenti crisi, di difficoltà e ritardi nella realizzazione degli obiettivi programmati. La nuova organizzazione si presenta frazionata da confini interni, corrispondenti a diversi gruppi e culture. I molti legami densi (Golinelli, 2000) tra componenti interni ai sistemi organizzativi rappresentano il mezzo attraverso il quale il sistema esprime il proprio funzionamento, attraverso la definizione di confini intra-organizzativi, dei compiti delle diverse parti del sistema, delle appartenenze dei membri dell’organizzazione ai diversi gruppi entro il sistema. La ricerca presentata ha utilizzato una metodologia di tipo qualitativo per esplorare il ruolo di alcuni fattori nell’orientare questo tipo di processo: il tipo di leadership che caratterizza le organizzazioni dopo la ristrutturazione, il modo di rappresentare i confini organizzativi ed intraorganizzativi, il ruolo delle culture organizzative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.