Il dovere di informazione continua nasce su una premessa teorica in parte discussa e in un contesto storico ormai superato. La crescente complessità di molti strumenti finanziari e il diffuso utilizzo di nuove tecnologie e tecniche di negoziazione (big data e high frequency trading), assieme alla frequente partecipazione al mercato di investitori retail, sembrano infatti incrinare la tenuta del modello classico. In un tale contesto, il rischio è di favorire la diffusione di comportamenti irrazionali ed emotivi, destinati irrimediabilmente a incidere sulla corretta formazione dei prezzi. Di qui, la necessità di ripensare il modello tradizionale, che - del resto - sembra sempre meno capace di perseguire gli obiettivi per i quali è stato concepito. In questo senso, i requisiti di “precisione” e “rilevanza” richiesti per la comunicazione di informazioni privilegiate (artt. 7 e 17, par. 1, MAR) dovrebbero essere riletti allo scopo di favorire la diffusione di informazioni maggiormente accurate, se del caso anche riducendone la quantità. Ugualmente, la tempestività della pubblicazione (art. 17, par. 1, MAR) non dovrebbe essere interpretata a discapito della completezza delle informazioni e, per le stesse ragioni, si dovrebbe trovare un’applicazione più diffusa dell’istituto del ritardo (art. 17, parr. 4 e 5, MAR).

Arrigoni, M., Informazioni privilegiate e funzionamento dei mercati finanziari, GIUFFRE' FRANCIS LEFEBVRE, Milano 2022:<<SISTEMA FINANZIARIO E DIRITTO DELL'IMPRESA>>,2022 / 28 202 [https://hdl.handle.net/10807/224190]

Informazioni privilegiate e funzionamento dei mercati finanziari

Arrigoni, Matteo
Primo
2022

Abstract

Il dovere di informazione continua nasce su una premessa teorica in parte discussa e in un contesto storico ormai superato. La crescente complessità di molti strumenti finanziari e il diffuso utilizzo di nuove tecnologie e tecniche di negoziazione (big data e high frequency trading), assieme alla frequente partecipazione al mercato di investitori retail, sembrano infatti incrinare la tenuta del modello classico. In un tale contesto, il rischio è di favorire la diffusione di comportamenti irrazionali ed emotivi, destinati irrimediabilmente a incidere sulla corretta formazione dei prezzi. Di qui, la necessità di ripensare il modello tradizionale, che - del resto - sembra sempre meno capace di perseguire gli obiettivi per i quali è stato concepito. In questo senso, i requisiti di “precisione” e “rilevanza” richiesti per la comunicazione di informazioni privilegiate (artt. 7 e 17, par. 1, MAR) dovrebbero essere riletti allo scopo di favorire la diffusione di informazioni maggiormente accurate, se del caso anche riducendone la quantità. Ugualmente, la tempestività della pubblicazione (art. 17, par. 1, MAR) non dovrebbe essere interpretata a discapito della completezza delle informazioni e, per le stesse ragioni, si dovrebbe trovare un’applicazione più diffusa dell’istituto del ritardo (art. 17, parr. 4 e 5, MAR).
2022
Italiano
Monografia o trattato scientifico
GIUFFRE' FRANCIS LEFEBVRE
Arrigoni, M., Informazioni privilegiate e funzionamento dei mercati finanziari, GIUFFRE' FRANCIS LEFEBVRE, Milano 2022:<<SISTEMA FINANZIARIO E DIRITTO DELL'IMPRESA>>,2022 / 28 202 [https://hdl.handle.net/10807/224190]
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