A partire dal secondo dopoguerra, le principali mafie italiane (Cosa Nostra, ’Ndrangheta e Camorra) si sono rese protagoniste non solo di violenti attacchi allo Stato di diritto, tramite l’assassinio di magistrati, politici e forze dell’ordine, ma di una sempre più pervasiva infiltrazione nell’economia legale. L’attività imprenditoriale delle mafie spazia dagli appalti pubblici al settore della ristorazione, dagli investimenti immobiliari alle energie rinnovabili. Le aziende infiltrate utilizzano spesso metodi mafiosi, come l’intimidazione della concorrenza e dei lavoratori, la corruzione degli amministratori pubblici e l’evasione fiscale. Così facendo, distorcono il mercato, colpiscono le imprese sane, e frenano lo sviluppo socio-economico del paese, soprattutto delle regioni meridionali.
Riccardi, M., Gli affari delle Mafie, in Germano Maifred, G. M. (ed.), Liberastoria, Feltrinelli, Milano 2023: 630- 633 [https://hdl.handle.net/10807/223744]
Gli affari delle Mafie
Riccardi, Michele
2023
Abstract
A partire dal secondo dopoguerra, le principali mafie italiane (Cosa Nostra, ’Ndrangheta e Camorra) si sono rese protagoniste non solo di violenti attacchi allo Stato di diritto, tramite l’assassinio di magistrati, politici e forze dell’ordine, ma di una sempre più pervasiva infiltrazione nell’economia legale. L’attività imprenditoriale delle mafie spazia dagli appalti pubblici al settore della ristorazione, dagli investimenti immobiliari alle energie rinnovabili. Le aziende infiltrate utilizzano spesso metodi mafiosi, come l’intimidazione della concorrenza e dei lavoratori, la corruzione degli amministratori pubblici e l’evasione fiscale. Così facendo, distorcono il mercato, colpiscono le imprese sane, e frenano lo sviluppo socio-economico del paese, soprattutto delle regioni meridionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.