Il Disturbo dello Spettro Autistico e tutto ciò a cui, con questa etichetta diagnostica, si fa riferimento rappresenta senza dubbio uno degli ambiti di studio più presidiati e dibattuti nel corso degli ultimi anni, sia per ciò che concerne la ricerca delle cause , sia per l’analisi di alcune peculiari caratteristiche e manifestazioni del quadro , sia per quanto riguarda l’individuazione evidence based dei modelli di intervento più efficaci. Tuttavia, a fronte di una vivacità di scoperte scientifiche, di ipotesi interpretative e di identificazione di risposte sul piano educativo-didattico, ci si imbatte comunque sempre in una serie di difficoltà legate alla complessità e all’estrema variabilità interna dell’oggetto che si intende studiare. A tal proposito, la scelta della definizione diagnostica di spettro autistico richiama, in modo efficace ed incisivo, l’idea di un quadro altamente composito e variegato, dove le articolazioni e le sfumature interne sono più evidenti delle regolarità. La celebre affermazione di Stephen Shore “se conosci una persona con autismo, avrai conosciuto una persona con autismo” rispecchia in modo inequivocabile l’unicità delle persone che vivono questa condizione, che anziché appartenere in modo totalizzante ad un unico quadro omogeneo, pur conservando alcuni tratti comuni si differenziano tra loro per caratteristiche sul piano individuale, per manifestazioni comportamentali, per tipologie di interessi e di bisogni. Scopo del presente contributo è quello di offrire al lettore alcune strategie didattiche innovative che rispettino le caratteristiche di tutti e di ciascun alunno.
Sala, R., Zanfroni, E. (eds.), Autismo e scuola inclusiva. Percorsi didattici per lo sviluppo delle competenze disciplinari., Lisciani, Teramo 2021: 768 [https://hdl.handle.net/10807/223413]
Autismo e scuola inclusiva. Percorsi didattici per lo sviluppo delle competenze disciplinari.
Sala, Roberta;Zanfroni, Elena
2021
Abstract
Il Disturbo dello Spettro Autistico e tutto ciò a cui, con questa etichetta diagnostica, si fa riferimento rappresenta senza dubbio uno degli ambiti di studio più presidiati e dibattuti nel corso degli ultimi anni, sia per ciò che concerne la ricerca delle cause , sia per l’analisi di alcune peculiari caratteristiche e manifestazioni del quadro , sia per quanto riguarda l’individuazione evidence based dei modelli di intervento più efficaci. Tuttavia, a fronte di una vivacità di scoperte scientifiche, di ipotesi interpretative e di identificazione di risposte sul piano educativo-didattico, ci si imbatte comunque sempre in una serie di difficoltà legate alla complessità e all’estrema variabilità interna dell’oggetto che si intende studiare. A tal proposito, la scelta della definizione diagnostica di spettro autistico richiama, in modo efficace ed incisivo, l’idea di un quadro altamente composito e variegato, dove le articolazioni e le sfumature interne sono più evidenti delle regolarità. La celebre affermazione di Stephen Shore “se conosci una persona con autismo, avrai conosciuto una persona con autismo” rispecchia in modo inequivocabile l’unicità delle persone che vivono questa condizione, che anziché appartenere in modo totalizzante ad un unico quadro omogeneo, pur conservando alcuni tratti comuni si differenziano tra loro per caratteristiche sul piano individuale, per manifestazioni comportamentali, per tipologie di interessi e di bisogni. Scopo del presente contributo è quello di offrire al lettore alcune strategie didattiche innovative che rispettino le caratteristiche di tutti e di ciascun alunno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.