La sede centrale dell’Università Cattolica, posta nell’antico complesso monastico cistercense di Sant’Ambrogio, è stata interessata dal 1986 al 1998 da una serie di campagne di scavo archeologico collegate ai lavori di ampliamento edilizio dell’Ateneo; una superficie assai ampia (mq 3500) è stata accuratamente indagata ed ha restituito una grande quantità di materiali e dati utili alla ricostruzione della storia di Milano negli ultimi duemila anni. L’area si colloca nell’ambito del suburbio occidentale della città romana, che conosce in epoca medio e tardoimperiale una frequentazione prevalentemente funeraria e che nel IV secolo vede sorgere le prime basiliche cimiteriali cristiane dedicate al culto dei martiri locali. Il contributo affronta lo studio di un consistente nucleo di sepolture (circa 600), databili tra il III e il V secolo, che offre un campione estremamente significativo della popolazione milanese di quel periodo, delle pratiche e dei rituali funerari utilizzati, degli oggetti preziosi e di uso comune circolanti.
Sannazaro, M., Rossignani, M. P., Lusuardi Siena, M. S., L’area del monastero santambrosiano alla luce delle indagini archeologiche, in Rossi, M., Rovetta, A. (ed.), La fabbrica perfetta e grandiosissima. Il complesso monumentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Vita e Pensiero, Milano 2009: 3- 33 [http://hdl.handle.net/10807/22283]
L’area del monastero santambrosiano alla luce delle indagini archeologiche
Sannazaro, Marco;Rossignani, Maria Pia;Lusuardi Siena, Maria Silvia
2009
Abstract
La sede centrale dell’Università Cattolica, posta nell’antico complesso monastico cistercense di Sant’Ambrogio, è stata interessata dal 1986 al 1998 da una serie di campagne di scavo archeologico collegate ai lavori di ampliamento edilizio dell’Ateneo; una superficie assai ampia (mq 3500) è stata accuratamente indagata ed ha restituito una grande quantità di materiali e dati utili alla ricostruzione della storia di Milano negli ultimi duemila anni. L’area si colloca nell’ambito del suburbio occidentale della città romana, che conosce in epoca medio e tardoimperiale una frequentazione prevalentemente funeraria e che nel IV secolo vede sorgere le prime basiliche cimiteriali cristiane dedicate al culto dei martiri locali. Il contributo affronta lo studio di un consistente nucleo di sepolture (circa 600), databili tra il III e il V secolo, che offre un campione estremamente significativo della popolazione milanese di quel periodo, delle pratiche e dei rituali funerari utilizzati, degli oggetti preziosi e di uso comune circolanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.