Tenendo presenti il 'medioevo cristiano' e il tema dell’escatologia, è possibile individuare i caratteri della lettura di Dante-profeta fatta dal Morghen. Morghen intende la ‘profezia’ in prospettiva escatologica, considerandola l’annuncio, la predicazione in una dimensione temporale di un futuro decisivo per la vita del singolo, ma anche della collettività. Un futuro di salvezza che diventa possibile dopo una svolta, una trasformazione radicale. Per Morghen, Dante stesso si presentò ai suoi contemporanei, come Profeta proteso verso l’avvenire per una missione ricevuta dall’alto, annunciatore di una speranza di riscatto religioso e civile . Morghen porta a sostegno della propria tesi, secondo cui l’Alighieri ebbe la coscienza di aver avuto dall’alto l’autorità di parlare ai grandi della terra e a tutto il popolo cristiano col tono ammonitore del profeta, la lettera di Dante ai cardinali italiani, di cui propone anche una critica testuale corredata da un’esegesi storica. Per decenni considerato, con Buonaiuti, riferimento imprescindibile, Morghen è stato però di recente retrocesso a testimone di stagioni storiograficamente concluse
Muller, P. A. M., Tra la storia e l'eterno: il Dante profeta di Raffaello Morghen, in Brambilla, S., D'Acunto, N., Marassi, M., Muller, P. (ed.), Grandi maestri di fronte a Dante, Vita e Pensiero, Milano 2022: 333- 344 [https://hdl.handle.net/10807/222606]
Tra la storia e l'eterno: il Dante profeta di Raffaello Morghen
Muller, Paola Anna Maria
2022
Abstract
Tenendo presenti il 'medioevo cristiano' e il tema dell’escatologia, è possibile individuare i caratteri della lettura di Dante-profeta fatta dal Morghen. Morghen intende la ‘profezia’ in prospettiva escatologica, considerandola l’annuncio, la predicazione in una dimensione temporale di un futuro decisivo per la vita del singolo, ma anche della collettività. Un futuro di salvezza che diventa possibile dopo una svolta, una trasformazione radicale. Per Morghen, Dante stesso si presentò ai suoi contemporanei, come Profeta proteso verso l’avvenire per una missione ricevuta dall’alto, annunciatore di una speranza di riscatto religioso e civile . Morghen porta a sostegno della propria tesi, secondo cui l’Alighieri ebbe la coscienza di aver avuto dall’alto l’autorità di parlare ai grandi della terra e a tutto il popolo cristiano col tono ammonitore del profeta, la lettera di Dante ai cardinali italiani, di cui propone anche una critica testuale corredata da un’esegesi storica. Per decenni considerato, con Buonaiuti, riferimento imprescindibile, Morghen è stato però di recente retrocesso a testimone di stagioni storiograficamente concluseI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.