Il volume, prima edizione di un report d’analisi frutto della collaborazione tra Unioncamere e Fondazione ISMU, illustra le rilevazioni condotte dal sistema Excelsior nel biennio 1999-2000 circa le assunzioni di manodopera proveniente da paesi extracomunitari. Il sistema informativo Excelsior è stato avviato nel 1997 da Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e l’Unione europea. Esso consente una rilevazione annuale dei piani di assunzione di oltre 100mila imprese in un orizzonte temporale di 12-15 mesi. Pur con i vincoli propri di un’indagine previsionale, le rilevazioni Excelsior rappresentano la principale fonte statistica per una conoscenza aggiornata e sistematica della consistenza e della distribuzione territoriale, dimensionale e per attività economica della domanda di figure professionali espressa dalle imprese. La rilevazione relativa al biennio 1999-2000 ha previsto per la prima volta un approfondimento dedicato alle assunzioni di personale proveniente da paesi extracomunitari, i cui risultati sono analiticamente commentati in questo volume. In estrema sintesi, tali risultati confermano il carattere strutturale del fabbisogno di manodopera immigrata in relazione a diffuse e pronunciate difficoltà di reperimento di personale. Evidenziano inoltre la diversificazione territoriale dei fabbisogni, in relazione al differente grado di dinamismo dei sistemi produttivi locali, e alla loro vocazione produttiva. L’indagine rileva poi l’accentuata tendenza all’etnicizzazione di alcuni mestieri (in particolare quellrelativi al comparto dell’edilizia e dei servizi operativi alle imprese), prefigurando il rischio di un ulteriore rafforzamento delle resistenze dei locali ad occuparli. Al tempo stesso, però, i risultati evidenziano una progressiva estensione del fenomeno della presenza straniera a una pluralità di settori produttivi, parallelamente al processo di stabilizzazione delle popolazioni immigrate sul territorio. Emerge inoltre una richiesta sostenuta di figure di operai e tecnici qualificati e di personale addetto alle attività di assistenza alle persone, tendenza che implica la necessità di investire nella professionalizzazione della manodopera straniera, con interventi formativi ad hoc (competenze tecniche e metaprofessionali). Viene infine sottolineata l’esigenza di dar vita a una programmazione compatibile con il mercato del lavoro e con le politiche di integrazione, come frutto di una capacità di compiere scelte consapevoli che sappiano coniugare le esigenze di competitività con quelle di natura sociale. In tale cornice, viene evidenziata l’opportunità di corresponsabilizzare le società locali nella contabilizzazione dei fabbisogni, ma soprattutto nella progettazione dei percorsi di inserimento dei new comers.
Zanfrini, L., "Programmare" per competere. I fabbisogni professionali delle imprese italiane e la politica di programmazione dei flussi migratori, Franco Angeli, Milano 2000: 298 [http://hdl.handle.net/10807/22185]
"Programmare" per competere. I fabbisogni professionali delle imprese italiane e la politica di programmazione dei flussi migratori
Zanfrini, Laura
2000
Abstract
Il volume, prima edizione di un report d’analisi frutto della collaborazione tra Unioncamere e Fondazione ISMU, illustra le rilevazioni condotte dal sistema Excelsior nel biennio 1999-2000 circa le assunzioni di manodopera proveniente da paesi extracomunitari. Il sistema informativo Excelsior è stato avviato nel 1997 da Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e l’Unione europea. Esso consente una rilevazione annuale dei piani di assunzione di oltre 100mila imprese in un orizzonte temporale di 12-15 mesi. Pur con i vincoli propri di un’indagine previsionale, le rilevazioni Excelsior rappresentano la principale fonte statistica per una conoscenza aggiornata e sistematica della consistenza e della distribuzione territoriale, dimensionale e per attività economica della domanda di figure professionali espressa dalle imprese. La rilevazione relativa al biennio 1999-2000 ha previsto per la prima volta un approfondimento dedicato alle assunzioni di personale proveniente da paesi extracomunitari, i cui risultati sono analiticamente commentati in questo volume. In estrema sintesi, tali risultati confermano il carattere strutturale del fabbisogno di manodopera immigrata in relazione a diffuse e pronunciate difficoltà di reperimento di personale. Evidenziano inoltre la diversificazione territoriale dei fabbisogni, in relazione al differente grado di dinamismo dei sistemi produttivi locali, e alla loro vocazione produttiva. L’indagine rileva poi l’accentuata tendenza all’etnicizzazione di alcuni mestieri (in particolare quellrelativi al comparto dell’edilizia e dei servizi operativi alle imprese), prefigurando il rischio di un ulteriore rafforzamento delle resistenze dei locali ad occuparli. Al tempo stesso, però, i risultati evidenziano una progressiva estensione del fenomeno della presenza straniera a una pluralità di settori produttivi, parallelamente al processo di stabilizzazione delle popolazioni immigrate sul territorio. Emerge inoltre una richiesta sostenuta di figure di operai e tecnici qualificati e di personale addetto alle attività di assistenza alle persone, tendenza che implica la necessità di investire nella professionalizzazione della manodopera straniera, con interventi formativi ad hoc (competenze tecniche e metaprofessionali). Viene infine sottolineata l’esigenza di dar vita a una programmazione compatibile con il mercato del lavoro e con le politiche di integrazione, come frutto di una capacità di compiere scelte consapevoli che sappiano coniugare le esigenze di competitività con quelle di natura sociale. In tale cornice, viene evidenziata l’opportunità di corresponsabilizzare le società locali nella contabilizzazione dei fabbisogni, ma soprattutto nella progettazione dei percorsi di inserimento dei new comers.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.