L’efficacia della comunicazione risiede, secondo questi più recenti approcci, non solo nella capacità di decodifica di R, ma nel gioco di interpretazione reciproca a livello intenzionale. Il significato della comunicazione non è più considerato un’entità stabile e univoca, ma il risultato, sempre solo parzialmente raggiungibile, di tentativi di condivisione dell’intenzione, in cui assumono rilievo il contesto, la funzione e la dimensione interattiva. Nelle pagine seguenti osserviamo diversi aspetti della definizione di intenzione comunicativa partendo dall’approccio categoriale, proposto dalla pragmatica, fino ai più recenti modelli di strategie e gerarchie intenzionali elaborate nelle teorie della psicologia dell’azione.
Ciceri, M. R., L'intenzione comunicativa, in Ciceri, M. R. (ed.), Comunicare il pensiero. PROCEDURE, IMMAGINI, PAROLE, Omega Edizioni, Torino 2004: 47- 72 [http://hdl.handle.net/10807/22059]
L'intenzione comunicativa
Ciceri, Maria Rita
2004
Abstract
L’efficacia della comunicazione risiede, secondo questi più recenti approcci, non solo nella capacità di decodifica di R, ma nel gioco di interpretazione reciproca a livello intenzionale. Il significato della comunicazione non è più considerato un’entità stabile e univoca, ma il risultato, sempre solo parzialmente raggiungibile, di tentativi di condivisione dell’intenzione, in cui assumono rilievo il contesto, la funzione e la dimensione interattiva. Nelle pagine seguenti osserviamo diversi aspetti della definizione di intenzione comunicativa partendo dall’approccio categoriale, proposto dalla pragmatica, fino ai più recenti modelli di strategie e gerarchie intenzionali elaborate nelle teorie della psicologia dell’azione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.