Il saggio esamina gli sviluppi dell’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola elementare italiana lungo la prima metà del Novecento. L’obiettivo della ricerca – comprendere quali concezioni del corpo ispirassero l’educazione fisica in quel contesto storico – è perseguito attraverso l’analisi di fonti a stampa, e in particolare dei programmi ministeriali e di alcuni dei più rilevanti manuali ad uso dei maestri. I contenuti di questo materiale documentario, inquadrati nei più generali mutamenti dello scenario politico-scolastico e del discorso pedagogico del tempo, danno conto non solo delle finalità verso cui erano orientate le esercitazioni motorie, ma anche e soprattutto delle metodologie che dovevano informarne l’insegnamento. Il saggio, pur senza abbandonare le tradizionali chiavi di lettura della storiografia scolastica, esplora uno dei più recenti interessi della ricerca settore, e cioè il duplice significato – materiale e metaforico – che viene attribuito al corpo. I primi risultati raggiunti da questo contributo possono indicare uno stimolante punto di partenza per documentare quanto rilievo fosse attribuito alla dimensione oggettiva del corpo, da disciplinare in modo funzionalistico, e a quella soggettiva, capace di valorizzarne l’espressività.
Alfieri, P., Il corpo dei bambini e l'educazione fisica nella scuola elementare italiana della prima metà del Novecento, in Polenghi, S., Neméth, A., Kasper, T. (ed.), Corpo ed educazione in Europa (1900-1950). Movimenti socioculturali, salute pubblica, norme pedagogiche, Junior, Parma 2022: 145- 158 [https://hdl.handle.net/10807/219424]
Il corpo dei bambini e l'educazione fisica nella scuola elementare italiana della prima metà del Novecento
Alfieri, Paolo
2022
Abstract
Il saggio esamina gli sviluppi dell’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola elementare italiana lungo la prima metà del Novecento. L’obiettivo della ricerca – comprendere quali concezioni del corpo ispirassero l’educazione fisica in quel contesto storico – è perseguito attraverso l’analisi di fonti a stampa, e in particolare dei programmi ministeriali e di alcuni dei più rilevanti manuali ad uso dei maestri. I contenuti di questo materiale documentario, inquadrati nei più generali mutamenti dello scenario politico-scolastico e del discorso pedagogico del tempo, danno conto non solo delle finalità verso cui erano orientate le esercitazioni motorie, ma anche e soprattutto delle metodologie che dovevano informarne l’insegnamento. Il saggio, pur senza abbandonare le tradizionali chiavi di lettura della storiografia scolastica, esplora uno dei più recenti interessi della ricerca settore, e cioè il duplice significato – materiale e metaforico – che viene attribuito al corpo. I primi risultati raggiunti da questo contributo possono indicare uno stimolante punto di partenza per documentare quanto rilievo fosse attribuito alla dimensione oggettiva del corpo, da disciplinare in modo funzionalistico, e a quella soggettiva, capace di valorizzarne l’espressività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.