Il contributo restituisce i risultati della prima ricerca sul fenomeno del Southworking, realizzata con le tecniche qualitative della ricerca sociale. Nello specifico sono stati intervistati giovani lavoratori che durante la pandemia - a partire dal primo lockdown del 2020 - hanno scelto di lavorare da remoto dal Sud-Italia, tornando nei luoghi di origine. Con la fine dei lockdown, alcuni lavoratori, supportati dalle loro aziende, hanno scelto di restare a lavorare al Sud, adottando la formula del lavoro agile. Questo fenomeno, che ha dato vita a un vero e proprio movimento, ha favorito l'avvio di nuove riflessioni sulle trasformazioni del lavoro e avviato la progettazione di nuove politiche per il Sud e le aree interne dell'Italia.
Pasqualini, C., Introini, F., South Workers. Storie di giovani lavoratori in remoto dal Sud, in Istituto Giuseppe Toniolo Di Studi Superior, I. G. T. D. S. S. (ed.), La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2022, Il Mulino, Bologna 2022: 159- 195 [https://hdl.handle.net/10807/218135]
South Workers. Storie di giovani lavoratori in remoto dal Sud
Pasqualini, Cristina
Secondo
;Introini, Fabio
Primo
2022
Abstract
Il contributo restituisce i risultati della prima ricerca sul fenomeno del Southworking, realizzata con le tecniche qualitative della ricerca sociale. Nello specifico sono stati intervistati giovani lavoratori che durante la pandemia - a partire dal primo lockdown del 2020 - hanno scelto di lavorare da remoto dal Sud-Italia, tornando nei luoghi di origine. Con la fine dei lockdown, alcuni lavoratori, supportati dalle loro aziende, hanno scelto di restare a lavorare al Sud, adottando la formula del lavoro agile. Questo fenomeno, che ha dato vita a un vero e proprio movimento, ha favorito l'avvio di nuove riflessioni sulle trasformazioni del lavoro e avviato la progettazione di nuove politiche per il Sud e le aree interne dell'Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.