Grande interesse riscuote, per le valutazioni di un Servizio Sanitario Nazionale, l’indicatore ‘‘Mortalità riconducibile ai servizi sanitari’’ (amenable mortality), ossia quei decessi prematuri che non dovrebbero verificarsi in presenza di cure efficaci e tempestive e per i quali esistono interventi diagnostico-terapeutici di provata effica- cia. Questo indicatore permette di segnalare le situazioni più a rischio, di studiare possibili interventi correttivi e di verificarne, nel tempo, il successo. L’analisi della sua dinamica è assai importante, in considerazione del fatto che le politiche volte a migliorare l’efficacia dei servizi attraverso nuove tecnologie diagnostico-terapeutiche e nuovi modelli organizzativi producono effetti rilevabili nel medio-lungo termine. La rilevanza di indicatori di questo tipo è ormai consolidata anche in ambito internazionale. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha introdotto la mortalità riconducibile ai servizi sanitari nel core di misure per la valutazione della performance dei servizi sanitari dei Paesi aderenti; inoltre, studi provenienti da diversi Paesi hanno analizzato questo indicatore per valutare l’efficacia e l’equità dei servizi sani- tari a livello nazionale e sub-nazionale. L’utilizzo dell’indicatore amenable mortality non è esente da limitazioni, la principale delle quali riguar- da la necessità di aggiornare costantemente le liste di cause di morte riconducibili ai servizi. Si tratta di un feno- meno con una bassa frequenza e come tale sperimenta forti oscillazioni nel tempo; questo problema si accentua quando l’indicatore viene calcolato a livello sub-nazionale. Per questo motivo, quando si pongono a confronto i Servizi Sanitari Regionali (SSR), si consiglia di computare l’indicatore a cadenza almeno biennale, in modo da ottenere stime più robuste. Nel presente Capitolo viene analizzato il tasso di mortalità evitabile riconducibile ai servizi sanitari per gli ultimi 2 anni disponibili (2016-2017), esaminandone la variabilità territoriale in un’ottica di valutazione del- l’efficacia dei singoli SSR e di equità a livello nazionale. L’analisi è, inoltre, corredata dello studio della dinamica temporale dell’indicatore a livello nazionale e regionale confrontando i bienni 2016-2017 e 2014-2015. Le analisi mettono in evidenza una ulteriore e sostanziale diminuzione del fenomeno, nonostante perdurino significative dif- ferenze tra il Meridione e il Centro-Nord.

Pia Fantini, M., Lenzi, J., Damiani, G., Mortalità riconducibile ai servizi sanitari, Rapporto Osservasalute 2019. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Prex Spa Milano (Italy), Milano 2020: 481-481 [http://hdl.handle.net/10807/210943]

Mortalità riconducibile ai servizi sanitari

Damiani, Gianfranco
2020

Abstract

Grande interesse riscuote, per le valutazioni di un Servizio Sanitario Nazionale, l’indicatore ‘‘Mortalità riconducibile ai servizi sanitari’’ (amenable mortality), ossia quei decessi prematuri che non dovrebbero verificarsi in presenza di cure efficaci e tempestive e per i quali esistono interventi diagnostico-terapeutici di provata effica- cia. Questo indicatore permette di segnalare le situazioni più a rischio, di studiare possibili interventi correttivi e di verificarne, nel tempo, il successo. L’analisi della sua dinamica è assai importante, in considerazione del fatto che le politiche volte a migliorare l’efficacia dei servizi attraverso nuove tecnologie diagnostico-terapeutiche e nuovi modelli organizzativi producono effetti rilevabili nel medio-lungo termine. La rilevanza di indicatori di questo tipo è ormai consolidata anche in ambito internazionale. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha introdotto la mortalità riconducibile ai servizi sanitari nel core di misure per la valutazione della performance dei servizi sanitari dei Paesi aderenti; inoltre, studi provenienti da diversi Paesi hanno analizzato questo indicatore per valutare l’efficacia e l’equità dei servizi sani- tari a livello nazionale e sub-nazionale. L’utilizzo dell’indicatore amenable mortality non è esente da limitazioni, la principale delle quali riguar- da la necessità di aggiornare costantemente le liste di cause di morte riconducibili ai servizi. Si tratta di un feno- meno con una bassa frequenza e come tale sperimenta forti oscillazioni nel tempo; questo problema si accentua quando l’indicatore viene calcolato a livello sub-nazionale. Per questo motivo, quando si pongono a confronto i Servizi Sanitari Regionali (SSR), si consiglia di computare l’indicatore a cadenza almeno biennale, in modo da ottenere stime più robuste. Nel presente Capitolo viene analizzato il tasso di mortalità evitabile riconducibile ai servizi sanitari per gli ultimi 2 anni disponibili (2016-2017), esaminandone la variabilità territoriale in un’ottica di valutazione del- l’efficacia dei singoli SSR e di equità a livello nazionale. L’analisi è, inoltre, corredata dello studio della dinamica temporale dell’indicatore a livello nazionale e regionale confrontando i bienni 2016-2017 e 2014-2015. Le analisi mettono in evidenza una ulteriore e sostanziale diminuzione del fenomeno, nonostante perdurino significative dif- ferenze tra il Meridione e il Centro-Nord.
2020
Italiano
9788898870837
Prex Spa Milano (Italy)
Pia Fantini, M., Lenzi, J., Damiani, G., Mortalità riconducibile ai servizi sanitari, Rapporto Osservasalute 2019. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Prex Spa Milano (Italy), Milano 2020: 481-481 [http://hdl.handle.net/10807/210943]
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