Valore e prezzo, lavoro e retribuzione, debiti e crediti. Non serve essere raffinati biblisti per accorgersi che il Primo e il Nuovo Testamento sono disseminati di riferimenti economici. Occorre invece una lettura più attenta e libera da intenti dottrinali per capire che tali riferimenti non hanno esclusivamente, né prevalentemente, una funzione allegorica, ma più spesso narrativa o esplicativa e quindi sono riportati nella loro concretezza “terrena”. La Bibbia, in altre parole, può essere letta anche come un robusto manuale di economia. Nel proporne una lettura in questa chiave, Tra terra e cielo unisce però diverse prospettive – storica, ermeneutica, filologica, esistenziale – che l’autore interseca senza forzature, anche quando li alterna a esperienze di vita personale o alle riflessioni di grandi figure della Chiesa di oggi, dal Cardinale Martini a Papa Francesco. Sempre attento a evitare la tentazione, da un lato, della lettura di carattere fondamentale e astorica e, dall’altro, dell’immediata traslazione del testo biblico nella vita corrente. Quella che prevale, invece, è sempre una visione dell’agire economico come generatore di equità e giustizia, la ricerca costante di “un modo di ragionare sui fatti economici e finanziari ontologicamente diverso da quello a cui siamo abituati”.
Bellavite Pellegrini, C., Tra cielo e terra. Economia e finanza nella Bibbia, Egea spa, Milano 2021: 185 [http://hdl.handle.net/10807/203885]
Tra cielo e terra. Economia e finanza nella Bibbia
Bellavite Pellegrini, Carlo
Primo
2021
Abstract
Valore e prezzo, lavoro e retribuzione, debiti e crediti. Non serve essere raffinati biblisti per accorgersi che il Primo e il Nuovo Testamento sono disseminati di riferimenti economici. Occorre invece una lettura più attenta e libera da intenti dottrinali per capire che tali riferimenti non hanno esclusivamente, né prevalentemente, una funzione allegorica, ma più spesso narrativa o esplicativa e quindi sono riportati nella loro concretezza “terrena”. La Bibbia, in altre parole, può essere letta anche come un robusto manuale di economia. Nel proporne una lettura in questa chiave, Tra terra e cielo unisce però diverse prospettive – storica, ermeneutica, filologica, esistenziale – che l’autore interseca senza forzature, anche quando li alterna a esperienze di vita personale o alle riflessioni di grandi figure della Chiesa di oggi, dal Cardinale Martini a Papa Francesco. Sempre attento a evitare la tentazione, da un lato, della lettura di carattere fondamentale e astorica e, dall’altro, dell’immediata traslazione del testo biblico nella vita corrente. Quella che prevale, invece, è sempre una visione dell’agire economico come generatore di equità e giustizia, la ricerca costante di “un modo di ragionare sui fatti economici e finanziari ontologicamente diverso da quello a cui siamo abituati”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.