La trama politica che ha segnato gli ultimi due anni nella storia dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) si presenta come un’ulteriore cartina tornasole delle molteplici linee di faglia e delle debolezze strutturali che il contesto palestinese registra in particolare a partire dalla conclusione della Seconda intifada (2005). Sul piano interno, rimane tuttora sospesa la questione del rinnovo della rappresentanza politica palestinese e della soluzione della frattura tra Fatah e Hamas, consumatasi tra il 2006-2007 e da allora mai più ricomposta. Di fatto, gli annunci tra dicembre e gennaio circa le imminenti elezioni che si dovevano celebrare nella prima parte del 2021 sono stati disattesi sia per quanto riguarda le presidenziali e legislative di Anp (le ultime furono rispettivamente nel 2005 e nel 2006) sia rispetto a quelle che avrebbero dovuto condurre alla riforma dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) (necessarie anche per sancire l’adesione di Hamas). Il tema del rinnovo della classe politica palestinese e della ricomposizione della relazione tra le due principali organizzazioni della resistenza è ormai da tempo considerato non più procrastinabile. La leadership del presidente, Mahmud Abbas, appare ormai logora da tempo. A ciò non giova la sua età anagrafica (85 anni) e i ripetuti fallimenti delle sue strategie diplomatiche che a partire dal rifiuto della proposta Olmert (2008) non sono state in grado di cogliere alcun decisivo successo. Inoltre, Anp è sempre più criticata per aver assunto un carattere autoritario nei confronti della propria popolazione, limitando e controllando ogni forma di critica e dissenso, e per la dilagante diffusione della corruzione, fattore che aggrava la già difficile condizione socioeconomica dei Territori. Anche per quanto riguarda Hamas la situazione non è poi così migliore. Seppur tale organizzazione si mostri all’esterno come pienamente in controllo della Striscia di Gaza e sempre più capace di riscuotere consensi nell’ambito palestinese (come recentemente è apparso dopo il conflitto di maggio con Israele), sul piano locale Hamas vive le stesse difficoltà che colpiscono la Striscia di Gaza e prima della recente escalation ha visto aumentare i malumori al suo interno.

Maggiolini, P. M. L. C., L'Autorità nazionale palestinese oggi, in Francesco Anghelone, A. U. (ed.), Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2022, Bordeaux Edizioni, ROMA -- ITA 2022: 249- 266 [http://hdl.handle.net/10807/202542]

L'Autorità nazionale palestinese oggi

Maggiolini, Paolo Maria Leo Cesare
2022

Abstract

La trama politica che ha segnato gli ultimi due anni nella storia dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) si presenta come un’ulteriore cartina tornasole delle molteplici linee di faglia e delle debolezze strutturali che il contesto palestinese registra in particolare a partire dalla conclusione della Seconda intifada (2005). Sul piano interno, rimane tuttora sospesa la questione del rinnovo della rappresentanza politica palestinese e della soluzione della frattura tra Fatah e Hamas, consumatasi tra il 2006-2007 e da allora mai più ricomposta. Di fatto, gli annunci tra dicembre e gennaio circa le imminenti elezioni che si dovevano celebrare nella prima parte del 2021 sono stati disattesi sia per quanto riguarda le presidenziali e legislative di Anp (le ultime furono rispettivamente nel 2005 e nel 2006) sia rispetto a quelle che avrebbero dovuto condurre alla riforma dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) (necessarie anche per sancire l’adesione di Hamas). Il tema del rinnovo della classe politica palestinese e della ricomposizione della relazione tra le due principali organizzazioni della resistenza è ormai da tempo considerato non più procrastinabile. La leadership del presidente, Mahmud Abbas, appare ormai logora da tempo. A ciò non giova la sua età anagrafica (85 anni) e i ripetuti fallimenti delle sue strategie diplomatiche che a partire dal rifiuto della proposta Olmert (2008) non sono state in grado di cogliere alcun decisivo successo. Inoltre, Anp è sempre più criticata per aver assunto un carattere autoritario nei confronti della propria popolazione, limitando e controllando ogni forma di critica e dissenso, e per la dilagante diffusione della corruzione, fattore che aggrava la già difficile condizione socioeconomica dei Territori. Anche per quanto riguarda Hamas la situazione non è poi così migliore. Seppur tale organizzazione si mostri all’esterno come pienamente in controllo della Striscia di Gaza e sempre più capace di riscuotere consensi nell’ambito palestinese (come recentemente è apparso dopo il conflitto di maggio con Israele), sul piano locale Hamas vive le stesse difficoltà che colpiscono la Striscia di Gaza e prima della recente escalation ha visto aumentare i malumori al suo interno.
2022
Italiano
Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2022
9791259630841
Bordeaux Edizioni
Maggiolini, P. M. L. C., L'Autorità nazionale palestinese oggi, in Francesco Anghelone, A. U. (ed.), Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2022, Bordeaux Edizioni, ROMA -- ITA 2022: 249- 266 [http://hdl.handle.net/10807/202542]
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