La dialettica tra apparenza e verità, simulazione e dissimulazione come è noto è una costante dell’intera produzione di Francesco Guicciardini. A partire dalle più recenti acquisizioni della critica e soffermandosi in particolare sulla Storia d’Italia, l’intervento si propone di indagare le modalità con cui il continuo contrasto tra essere e parere si realizza concretamente nel testo: in particolare si prenderà in esame l’uso che lo scrittore fa dell’ironia nelle sue diverse gradazioni, variando dall’accenno appena rilevato a toni più pungenti e risentiti, fino a sfiorare il sarcasmo. Nella scrittura di Guicciardini l’ironia diventa così un efficace mezzo di demistificazione dell’errore, dell’«occulto» e del falso e un valido strumento per ristabilire la «sostanza de’ fatti», individuare i «consigli e i fondamenti» e penetrare sotto il «nome» delle cose. Lo sforzo di giungere alla verità ‘nuda’ delle vicende narrate lungo i 20 libri della Storia porta dunque allo scoperto anche la verità ‘nuda’ dell’uomo, al di là delle «simulate pratiche».
Tarsi, M. C., On the Folly of Historical Judgement. Truth and Irony in Francesco Guicciardini’s History of Italy, in Simon Gilson, A. M. (ed.), Nudity and folly in Italian literature fron Dante to Leopardi, Cesati, Firenze 2022: 95- 114 [http://hdl.handle.net/10807/201506]
On the Folly of Historical Judgement. Truth and Irony in Francesco Guicciardini’s History of Italy
Tarsi, Maria Chiara
2022
Abstract
La dialettica tra apparenza e verità, simulazione e dissimulazione come è noto è una costante dell’intera produzione di Francesco Guicciardini. A partire dalle più recenti acquisizioni della critica e soffermandosi in particolare sulla Storia d’Italia, l’intervento si propone di indagare le modalità con cui il continuo contrasto tra essere e parere si realizza concretamente nel testo: in particolare si prenderà in esame l’uso che lo scrittore fa dell’ironia nelle sue diverse gradazioni, variando dall’accenno appena rilevato a toni più pungenti e risentiti, fino a sfiorare il sarcasmo. Nella scrittura di Guicciardini l’ironia diventa così un efficace mezzo di demistificazione dell’errore, dell’«occulto» e del falso e un valido strumento per ristabilire la «sostanza de’ fatti», individuare i «consigli e i fondamenti» e penetrare sotto il «nome» delle cose. Lo sforzo di giungere alla verità ‘nuda’ delle vicende narrate lungo i 20 libri della Storia porta dunque allo scoperto anche la verità ‘nuda’ dell’uomo, al di là delle «simulate pratiche».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.