Gli anni del secondo dopoguerra rappresentano un periodo fondamentale negli sviluppi della letteratura giovanile. Va infatti affermandosi una rinnovata attenzione non solo in relazione alla produzione creativa ma anche in riferimento alla riflessione critica. La produzione saggistica sulla letteratura per l’infanzia degli anni Cinquanta e Sessanta contribuisce al rinnovamento della disciplina laddove si pone in rapporto critico con la cultura precedente (Petrini, 1956; Bargellini, 1953; Sacchetti, 1962); mentre la nascita di importanti riviste di settore (“Schedario” di Firenze e “Il Minuzzolo” di Genova), diventa uno strumento fondamentale di informazione sui libri per ragazzi. Accanto alla diffusione di opere letterarie di qualità estetico - formale, l’incidenza della letteratura per l’infanzia si manifesta in forme sempre più consapevoli nel contesto sociale di riferimento, grazie all’avvio della ricerca di derivazione personalistica sul rapporto tra pedagogia e letteratura e ad iniziative volte alla partecipazione attiva del bambino, favorite nel dopoguerra dalla ripresa di un approccio pedagogico propenso a riconoscere la soggettività e i diritti dell’infanzia. Di questa temperie culturale è parte significativa il dibattito dialettico e costruttivo attivato all’interno di alcuni convegni di respiro nazionale che hanno permesso di evidenziare criticità e potenzialità del settore: il I Convegno nazionale «Cultura e gioventù» (Bologna, dal 12 al 13 dicembre 1954) e il II Convegno nazionale degli scrittori per l’infanzia e la gioventù (Bologna, dal 15 al 17 dicembre 1956). Il presente contributo intende analizzare l’apporto riflessivo e l’influenza critica di queste due iniziative, che fecero della letteratura giovanile un ambito di consistente riflessione pedagogica e di promettente fondazione epistemologica. Si trattò di appuntamenti di dibattito che oltre a rielaborare criticamente le linee editoriali esistenti permisero di dare nuova linfa vitale al settore in vista di successive innovazioni letterarie nel panorama culturale del dopoguerra.

Gumirato, C., Per una rinascita culturale nel secondo dopoguerra: il dibattitto sulla letteratura giovanile nei primi convegni nazionali (1954-56), in Polenghi, S., Cereda, F., Zini, P. (ed.), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive, Pensa MultiMedia Editore, Brescia 2021: <<SOCIETÀ ITALIANA DI PEDAGOGIA>>, 385- 392 [http://hdl.handle.net/10807/200924]

Per una rinascita culturale nel secondo dopoguerra: il dibattitto sulla letteratura giovanile nei primi convegni nazionali (1954-56)

Gumirato, Cristina
2021

Abstract

Gli anni del secondo dopoguerra rappresentano un periodo fondamentale negli sviluppi della letteratura giovanile. Va infatti affermandosi una rinnovata attenzione non solo in relazione alla produzione creativa ma anche in riferimento alla riflessione critica. La produzione saggistica sulla letteratura per l’infanzia degli anni Cinquanta e Sessanta contribuisce al rinnovamento della disciplina laddove si pone in rapporto critico con la cultura precedente (Petrini, 1956; Bargellini, 1953; Sacchetti, 1962); mentre la nascita di importanti riviste di settore (“Schedario” di Firenze e “Il Minuzzolo” di Genova), diventa uno strumento fondamentale di informazione sui libri per ragazzi. Accanto alla diffusione di opere letterarie di qualità estetico - formale, l’incidenza della letteratura per l’infanzia si manifesta in forme sempre più consapevoli nel contesto sociale di riferimento, grazie all’avvio della ricerca di derivazione personalistica sul rapporto tra pedagogia e letteratura e ad iniziative volte alla partecipazione attiva del bambino, favorite nel dopoguerra dalla ripresa di un approccio pedagogico propenso a riconoscere la soggettività e i diritti dell’infanzia. Di questa temperie culturale è parte significativa il dibattito dialettico e costruttivo attivato all’interno di alcuni convegni di respiro nazionale che hanno permesso di evidenziare criticità e potenzialità del settore: il I Convegno nazionale «Cultura e gioventù» (Bologna, dal 12 al 13 dicembre 1954) e il II Convegno nazionale degli scrittori per l’infanzia e la gioventù (Bologna, dal 15 al 17 dicembre 1956). Il presente contributo intende analizzare l’apporto riflessivo e l’influenza critica di queste due iniziative, che fecero della letteratura giovanile un ambito di consistente riflessione pedagogica e di promettente fondazione epistemologica. Si trattò di appuntamenti di dibattito che oltre a rielaborare criticamente le linee editoriali esistenti permisero di dare nuova linfa vitale al settore in vista di successive innovazioni letterarie nel panorama culturale del dopoguerra.
2021
Italiano
La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive
9788867608300
Pensa MultiMedia Editore
Gumirato, C., Per una rinascita culturale nel secondo dopoguerra: il dibattitto sulla letteratura giovanile nei primi convegni nazionali (1954-56), in Polenghi, S., Cereda, F., Zini, P. (ed.), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive, Pensa MultiMedia Editore, Brescia 2021: <<SOCIETÀ ITALIANA DI PEDAGOGIA>>, 385- 392 [http://hdl.handle.net/10807/200924]
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