A partire dagli anni Ottanta, i minori sono diventati agenti economici strategici all’interno del mercato globale, specialmente nel loro ruolo di consumatori e di opinion-driver nelle scelte di acquisto della famiglia. Tuttavia è solo di recente, a causa dalla progressiva intensificazione della crisi del credito, che gli stakeholder della finanza mondiale hanno evidenziato l’urgente necessità di fornire, anche ai più piccoli, informazioni e strumenti utili a gestire problematiche finanziarie quotidiane e a fare le scelte utili a tutelare il proprio benessere economico futuro. Da qui, l’intensificarsi di attività dedicate all’educazione finanziaria che l’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) - un punto di riferimento istituzionale centrale per chi si occupa di financial education - descrive come: “il processo attraverso cui consumatori/investitori finanziari migliorano la loro comprensione di prodotti e concetti finanziari e, attraverso informazioni, istruzioni e/o consigli obiettivi, sviluppano abilità e fiducia per diventare più consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per fare scelte informate, per conoscere dove andare a chiedere aiuto, e per intraprendere altre azioni efficaci per migliorare il proprio benessere finanziario” . Tali iniziative, che si realizzano in diverse modalità, partono dal presupposto che un migliore livello di financial literacy, aiutino i consumatori a diventare più informati e consapevoli nelle loro decisioni, e quindi a raggiungere un miglioramento del proprio benessere economico nel breve e nel lungo termine. Riprendendo quanto detto dall’OECD (2005b), l’educazione finanziaria in sintesi contribuisce : - a rendere più efficienti, trasparenti e competitivi i mercati finanziari; - alla stabilizzazione dei mercati finanziari; - a migliorare la preparazione dei consumatori nel monitoraggio e controllo dei mercati finanziari stessi (in modo complementare quindi l’azione svolta dagli organi di vigilanza) ; - ad aiutare i consumatori a fare scelte economiche più favorevoli al loro benessere finanziario (diminuendo quindi, indirettamente, la spesa sociale pubblica) ; - a formare – quando rivolta ai minori – le nuove generazioni di oggi, che saranno i consumatori/lavoratori del domani, ad una maggiore consapevolezza e conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi delle diverse scelte finanziarie, scelte che influenzeranno il futuro del pianeta; - a promuovere una crescita economica sostenibile per l’individuo e per la società. La maggiore rilevanza delle scelte dei minori per gli orientamenti del mercato si accompagna in Italia – più che in altre nazioni come la Gran Bretagna o gli Stati Uniti - ad un evidente paradosso: a fronte di un innalzamento delle competenze dei minori nelle capacità di scelta tra alcuni tipi di prodotti (si pensi ai maschi nei confronti delle nuove tecnologie, o alle femmine nei confronti dei prodotti di bellezza) e del loro potere di acquisto, le conoscenze di bambini, adolescenti e giovani rispetto all’economia e la finanza sono ancora piuttosto scarse, come dimostrato da diverse ricerche condotte nel nostro Paese . Di fronte ad un evidente bisogno formativo di questo tipo, alcune istituzioni pubbliche e private e associazioni no-profit hanno risposto fornendo programmi di educazione finanziaria (a volte chiamati anche, non del tutto propriamente, programmi di educazione economica o educazione economico-finanziaria) destinati a diversi gruppi della popolazione. Tra questi soggetti, Junior Achievement è una di quelle attive da più lungo tempo: sin dal 198X negli Stati Uniti e dal 200X in Italia, Junior Achievement ha scelto di operare attraverso iniziative di education rivolte principalmente alle scuole, specializzandosi nell’utilizzo di metodologie interattive e partecipative che propongono agli alunni argomenti inerenti l’economia e la finanza particolarmente rilevanti per il loro contesto di vita quotidiana. Il programma “Io e l’economia”, realizzato da Junior Achievement in collaborazione con il consorzio Pattichiari, si colloca precisamente in questo insieme, orientandosi nello specifico agli studenti preadolescenti delle classi 2^ e 3^ nella scuola secondaria di I grado, su tutto il territorio italiano gratuitamente. Più in particolare, il progetto è volto a stimolare gli studenti a comprendere, attraverso attività di orientamento e esercitazioni, che abilità e conoscenze hanno un valore e che nel mercato del lavoro sono scambiate a fronte di uno stipendio e che vagliare le opportunità di spesa, risparmio e investimento, controllare i propri budget e saper gestire il denaro sono presupposti per compiere scelte economiche future più consapevoli.

Bonanomi, A., Rinaldi, E. E., Educazione Finanziaria: Una nuova generazione di risparmiatori. Indagine sui preadolescenti italiani, rapporto di ricerca per Junior Achievement Italia, Milano: Junior Achievement, junior achievement, Milano 2011: 1-53 [http://hdl.handle.net/10807/19985]

Educazione Finanziaria: Una nuova generazione di risparmiatori. Indagine sui preadolescenti italiani

Bonanomi, Andrea;Rinaldi, Emanuela Emilia
2011

Abstract

A partire dagli anni Ottanta, i minori sono diventati agenti economici strategici all’interno del mercato globale, specialmente nel loro ruolo di consumatori e di opinion-driver nelle scelte di acquisto della famiglia. Tuttavia è solo di recente, a causa dalla progressiva intensificazione della crisi del credito, che gli stakeholder della finanza mondiale hanno evidenziato l’urgente necessità di fornire, anche ai più piccoli, informazioni e strumenti utili a gestire problematiche finanziarie quotidiane e a fare le scelte utili a tutelare il proprio benessere economico futuro. Da qui, l’intensificarsi di attività dedicate all’educazione finanziaria che l’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) - un punto di riferimento istituzionale centrale per chi si occupa di financial education - descrive come: “il processo attraverso cui consumatori/investitori finanziari migliorano la loro comprensione di prodotti e concetti finanziari e, attraverso informazioni, istruzioni e/o consigli obiettivi, sviluppano abilità e fiducia per diventare più consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per fare scelte informate, per conoscere dove andare a chiedere aiuto, e per intraprendere altre azioni efficaci per migliorare il proprio benessere finanziario” . Tali iniziative, che si realizzano in diverse modalità, partono dal presupposto che un migliore livello di financial literacy, aiutino i consumatori a diventare più informati e consapevoli nelle loro decisioni, e quindi a raggiungere un miglioramento del proprio benessere economico nel breve e nel lungo termine. Riprendendo quanto detto dall’OECD (2005b), l’educazione finanziaria in sintesi contribuisce : - a rendere più efficienti, trasparenti e competitivi i mercati finanziari; - alla stabilizzazione dei mercati finanziari; - a migliorare la preparazione dei consumatori nel monitoraggio e controllo dei mercati finanziari stessi (in modo complementare quindi l’azione svolta dagli organi di vigilanza) ; - ad aiutare i consumatori a fare scelte economiche più favorevoli al loro benessere finanziario (diminuendo quindi, indirettamente, la spesa sociale pubblica) ; - a formare – quando rivolta ai minori – le nuove generazioni di oggi, che saranno i consumatori/lavoratori del domani, ad una maggiore consapevolezza e conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi delle diverse scelte finanziarie, scelte che influenzeranno il futuro del pianeta; - a promuovere una crescita economica sostenibile per l’individuo e per la società. La maggiore rilevanza delle scelte dei minori per gli orientamenti del mercato si accompagna in Italia – più che in altre nazioni come la Gran Bretagna o gli Stati Uniti - ad un evidente paradosso: a fronte di un innalzamento delle competenze dei minori nelle capacità di scelta tra alcuni tipi di prodotti (si pensi ai maschi nei confronti delle nuove tecnologie, o alle femmine nei confronti dei prodotti di bellezza) e del loro potere di acquisto, le conoscenze di bambini, adolescenti e giovani rispetto all’economia e la finanza sono ancora piuttosto scarse, come dimostrato da diverse ricerche condotte nel nostro Paese . Di fronte ad un evidente bisogno formativo di questo tipo, alcune istituzioni pubbliche e private e associazioni no-profit hanno risposto fornendo programmi di educazione finanziaria (a volte chiamati anche, non del tutto propriamente, programmi di educazione economica o educazione economico-finanziaria) destinati a diversi gruppi della popolazione. Tra questi soggetti, Junior Achievement è una di quelle attive da più lungo tempo: sin dal 198X negli Stati Uniti e dal 200X in Italia, Junior Achievement ha scelto di operare attraverso iniziative di education rivolte principalmente alle scuole, specializzandosi nell’utilizzo di metodologie interattive e partecipative che propongono agli alunni argomenti inerenti l’economia e la finanza particolarmente rilevanti per il loro contesto di vita quotidiana. Il programma “Io e l’economia”, realizzato da Junior Achievement in collaborazione con il consorzio Pattichiari, si colloca precisamente in questo insieme, orientandosi nello specifico agli studenti preadolescenti delle classi 2^ e 3^ nella scuola secondaria di I grado, su tutto il territorio italiano gratuitamente. Più in particolare, il progetto è volto a stimolare gli studenti a comprendere, attraverso attività di orientamento e esercitazioni, che abilità e conoscenze hanno un valore e che nel mercato del lavoro sono scambiate a fronte di uno stipendio e che vagliare le opportunità di spesa, risparmio e investimento, controllare i propri budget e saper gestire il denaro sono presupposti per compiere scelte economiche future più consapevoli.
2011
Italiano
97128-4
Bonanomi, A., Rinaldi, E. E., Educazione Finanziaria: Una nuova generazione di risparmiatori. Indagine sui preadolescenti italiani, rapporto di ricerca per Junior Achievement Italia, Milano: Junior Achievement, junior achievement, Milano 2011: 1-53 [http://hdl.handle.net/10807/19985]
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