Il nostro mondo ha più fame di eroi di quanto sembri. E se – come qualcuno ha giustamente detto – è «beato il popolo che non ha bisogno di eroi», for- se è fortunato anche il popolo che li sa scegliere, i propri eroi. Con un avvincente stile narrativo, l’autore ci restituisce così un insolito Cristoforo Colombo (1451- 1506), la cui fama sfolgorante finisce quasi sempre per oscurare la parte per certi versi più drammatica della sua esistenza, quella successiva al primo sbarco sul continente americano. Ci racconta poi la figura, immeritatamente poco conosciuta, di Alexander von Humboldt (1769- 1859), naturalista, esploratore, geografo, botanico nonché consigliere del sovrano prussiano, che con due secoli di anticipo denuncia i pericoli e le conseguenze dell’irresponsabile sfruttamento umano della natura e dell’ambiente, intuendo persino le delicate e complesse questioni alla base del cambiamento climatico. La storia di Ernest Shackleton (1874-1922), infine, quanto a eroismo non ha nulla da invidiare all’Odissea: partito per una spedizione che si prefigge di attraversare a piedi l’Antartide, resta bloccato sui ghiacci insieme al suo equipaggio, ma, dopo aver superato innumerevoli ostacoli e traversie, riporta tutti a casa sani e salvi.
Colombo, P., Lo sguardo del capitano. Colombo, von Humboldt e Shackleton, tre grandi esploratori capaci di vedere oltre, Mondadori, MILANO -- ITA 2022:2022 162 [http://hdl.handle.net/10807/198641]
Lo sguardo del capitano. Colombo, von Humboldt e Shackleton, tre grandi esploratori capaci di vedere oltre
Colombo, Paolo
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Il nostro mondo ha più fame di eroi di quanto sembri. E se – come qualcuno ha giustamente detto – è «beato il popolo che non ha bisogno di eroi», for- se è fortunato anche il popolo che li sa scegliere, i propri eroi. Con un avvincente stile narrativo, l’autore ci restituisce così un insolito Cristoforo Colombo (1451- 1506), la cui fama sfolgorante finisce quasi sempre per oscurare la parte per certi versi più drammatica della sua esistenza, quella successiva al primo sbarco sul continente americano. Ci racconta poi la figura, immeritatamente poco conosciuta, di Alexander von Humboldt (1769- 1859), naturalista, esploratore, geografo, botanico nonché consigliere del sovrano prussiano, che con due secoli di anticipo denuncia i pericoli e le conseguenze dell’irresponsabile sfruttamento umano della natura e dell’ambiente, intuendo persino le delicate e complesse questioni alla base del cambiamento climatico. La storia di Ernest Shackleton (1874-1922), infine, quanto a eroismo non ha nulla da invidiare all’Odissea: partito per una spedizione che si prefigge di attraversare a piedi l’Antartide, resta bloccato sui ghiacci insieme al suo equipaggio, ma, dopo aver superato innumerevoli ostacoli e traversie, riporta tutti a casa sani e salvi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.