Il capitolo esplora punti forti e criticità dei procedimenti attuativi del collocamento mirato in Lombardia attraverso l’analisi sociologica condotta tramite uno studio realizzato da un’équipe di ricercatori dell’Università Cattolica finanziato da Assolombarda, avente lo scopo di valutare l’applicazione della L. 68/99 sui territori in cui opera l’associazione datoriale. La ricerca, muovendo dall’analisi dell’innovazione, sia culturale che politica, introdotta dalla L. 68/99, mette in luce alcuni nodi critici ricorrenti nella sua applicazione e alcune potenziali aree di intervento per il suo miglioramento. Tra queste ultime appaiono strategiche la relazione con il territorio e la collaborazione con la rete dei soggetti coinvolti, attraverso la mediazione dei professionisti e nuove figure dedicate. A tal proposito si suggerisce di investire sulle figure che possono essere identificate come facilitatrici della costruzione e del mantenimento della rete, come la figura del diversity/disability manager che può rappresentare un soggetto chiave, oltre che nelle relazioni con l’esterno, anche nel sostenere e accompagnare le organizzazioni nell’inserimento delle persone con disabilità
Pavesi, N., Moscatelli, M., Ferrari, C., Il collocamento mirato in Lombardia: risorse, criticità, prospettive di sviluppo, in Vinci, F. (ed.), L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva. Itinerari di ricerca e buone pratiche, Vannini Editoria Scientifica, Brescia 2022: 73- 92 [http://hdl.handle.net/10807/198407]
Il collocamento mirato in Lombardia: risorse, criticità, prospettive di sviluppo
Pavesi, Nicoletta;Moscatelli, Matteo
;Ferrari, Chiara
2022
Abstract
Il capitolo esplora punti forti e criticità dei procedimenti attuativi del collocamento mirato in Lombardia attraverso l’analisi sociologica condotta tramite uno studio realizzato da un’équipe di ricercatori dell’Università Cattolica finanziato da Assolombarda, avente lo scopo di valutare l’applicazione della L. 68/99 sui territori in cui opera l’associazione datoriale. La ricerca, muovendo dall’analisi dell’innovazione, sia culturale che politica, introdotta dalla L. 68/99, mette in luce alcuni nodi critici ricorrenti nella sua applicazione e alcune potenziali aree di intervento per il suo miglioramento. Tra queste ultime appaiono strategiche la relazione con il territorio e la collaborazione con la rete dei soggetti coinvolti, attraverso la mediazione dei professionisti e nuove figure dedicate. A tal proposito si suggerisce di investire sulle figure che possono essere identificate come facilitatrici della costruzione e del mantenimento della rete, come la figura del diversity/disability manager che può rappresentare un soggetto chiave, oltre che nelle relazioni con l’esterno, anche nel sostenere e accompagnare le organizzazioni nell’inserimento delle persone con disabilitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.