Benché esprimano una distanza critica nei confronti delle visioni fatalistiche della globalizzazione, i saggi compresi in questo volume non riconoscono nello «spirito postpolitico» contemporaneo soltanto l’esito di una deformazione ideologica. Al contrario, partono dal presupposto che l’«era postpolitica» sia una realtà evidente del nostro tempo. E, infine, puntano a scorgere nell’aspirazione a un governo universale e a una democrazia globale qualcosa di più di un’utopia affascinante ma irrealizzabile. Naturalmente, l’«unità del mondo», intesa come unità politica del genere umano sotto un unico, grande Stato mondiale, continuerà a essere solo un miraggio irraggiungibile. Ma, a dispetto della sua irrealizzabilità, l’unità politica del mondo diventa una prospettiva indispensabile, un progetto reso necessario dalla rivoluzione spaziale contemporanea. È piuttosto scontato che il mondo degli umani non cesserà di mostrarsi nel futuro come un «pluriversum», facendo costantemente riemergere la fatale contrapposizione fra amico e nemico. Ma, in quanto determinata dalla nuova struttura spaziale, quella contrapposizione non può che configurarsi in una forma, al tempo stesso, antica e del tutto inedita. Una forma in cui l’«umanità» è chiamata a combattere contro i suoi nemici.
Palano, D., Fino alla fine del mondo. Saggi sul 'politico' nella rivoluzione spaziale contemporanea, Liguori Editore, Napoli 2010: 270 [http://hdl.handle.net/10807/19672]
Fino alla fine del mondo. Saggi sul 'politico' nella rivoluzione spaziale contemporanea
Palano, Damiano
2010
Abstract
Benché esprimano una distanza critica nei confronti delle visioni fatalistiche della globalizzazione, i saggi compresi in questo volume non riconoscono nello «spirito postpolitico» contemporaneo soltanto l’esito di una deformazione ideologica. Al contrario, partono dal presupposto che l’«era postpolitica» sia una realtà evidente del nostro tempo. E, infine, puntano a scorgere nell’aspirazione a un governo universale e a una democrazia globale qualcosa di più di un’utopia affascinante ma irrealizzabile. Naturalmente, l’«unità del mondo», intesa come unità politica del genere umano sotto un unico, grande Stato mondiale, continuerà a essere solo un miraggio irraggiungibile. Ma, a dispetto della sua irrealizzabilità, l’unità politica del mondo diventa una prospettiva indispensabile, un progetto reso necessario dalla rivoluzione spaziale contemporanea. È piuttosto scontato che il mondo degli umani non cesserà di mostrarsi nel futuro come un «pluriversum», facendo costantemente riemergere la fatale contrapposizione fra amico e nemico. Ma, in quanto determinata dalla nuova struttura spaziale, quella contrapposizione non può che configurarsi in una forma, al tempo stesso, antica e del tutto inedita. Una forma in cui l’«umanità» è chiamata a combattere contro i suoi nemici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.