Al fuoco di questo articolsaggio è posto il concetto di reciprocità, come emerge nei saggi di D. Toews e C. Papilloud contenuti in F. Dépelteau, 2018 e come viene declinato nell’ambito della Teoria relazionale della società di P. Donati. Dopo una comparazione tra tali diverse prospettive, si propongono alcune possibili operazionalizzazioni del concetto di reciprocità che esitano dagli assunti teorici richiamati e se ne verificano le specifiche capacità euristiche nel contesto di una indagine qualitativa condotta sulle organizzazioni religiose operanti a favore dei migranti. Questo itinerario riflessivo, metodologico e applicativo, consente di confermare ulteriormente la robustezza teorica dell’impianto della Sociologia relazionale di P. Donati, evidenziando l’importanza della polisemia e della multidimensionalità che lo qualifica. Da esso emerge, inoltre, una conoscenza marcatamente “sociologica”, finalizzata ad illuminare il piano empirico, che consente di giungere sia alla messa a punto di schemi metodologici che non riducano indebitamente la complessità dei concetti, sia alla identificazione di interventi sociali analiticamente orientati alla reciprocità. Si evidenziano invece, seguendo il medesimo percorso conoscitivo, i limiti di approcci unidimensionali e meno sistematici, che proprio per tali caratteristiche non riescono a cogliere le connessioni di senso né tra i diversi significati del concetto di reciprocità, né tra le sue specifiche realizzazioni operative. Tali approcci paiono identificare la dimensione della reciprocità in un orizzonte che vorrebbe essere “semplice” e che rischia tuttavia di risultare solo “piatto”, privo cioè di dimensioni culturalmente e applicativamente significative.
Boccacin, L., Quando «semplice» rischia di diventare «piatto»: osservazioni sul concetto di reciprocità nel dibattito tra teorie relazioniste e teorie relazionali, in Donati, P. (ed.), La teoria relazionale nelle scienze sociali: sviluppi e prospettive, Il Mulino, Bologna, Italy 2022: 227- 245 [https://hdl.handle.net/10807/195325]
Quando «semplice» rischia di diventare «piatto»: osservazioni sul concetto di reciprocità nel dibattito tra teorie relazioniste e teorie relazionali
Boccacin, LuciaWriting – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Al fuoco di questo articolsaggio è posto il concetto di reciprocità, come emerge nei saggi di D. Toews e C. Papilloud contenuti in F. Dépelteau, 2018 e come viene declinato nell’ambito della Teoria relazionale della società di P. Donati. Dopo una comparazione tra tali diverse prospettive, si propongono alcune possibili operazionalizzazioni del concetto di reciprocità che esitano dagli assunti teorici richiamati e se ne verificano le specifiche capacità euristiche nel contesto di una indagine qualitativa condotta sulle organizzazioni religiose operanti a favore dei migranti. Questo itinerario riflessivo, metodologico e applicativo, consente di confermare ulteriormente la robustezza teorica dell’impianto della Sociologia relazionale di P. Donati, evidenziando l’importanza della polisemia e della multidimensionalità che lo qualifica. Da esso emerge, inoltre, una conoscenza marcatamente “sociologica”, finalizzata ad illuminare il piano empirico, che consente di giungere sia alla messa a punto di schemi metodologici che non riducano indebitamente la complessità dei concetti, sia alla identificazione di interventi sociali analiticamente orientati alla reciprocità. Si evidenziano invece, seguendo il medesimo percorso conoscitivo, i limiti di approcci unidimensionali e meno sistematici, che proprio per tali caratteristiche non riescono a cogliere le connessioni di senso né tra i diversi significati del concetto di reciprocità, né tra le sue specifiche realizzazioni operative. Tali approcci paiono identificare la dimensione della reciprocità in un orizzonte che vorrebbe essere “semplice” e che rischia tuttavia di risultare solo “piatto”, privo cioè di dimensioni culturalmente e applicativamente significative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.