Tanto inattuale quanto figlio del proprio tempo, Nietzsche è uno spettatore acuto dell’ethos moderno nello stesso momento in cui emette sentenze lapidarie. I famosi e sagaci aforismi che le fanno risuonare non sono in realtà che il deposito di sguardi comunque attenti, ravvicinati e ripetuti, di una ricchezza osservativa e tematica, di un lavoro fenomenologico, per così dire, di cui Nietzsche stesso lascia traccia, e che va restituito – testi alla mano – per non perderne senso, logiche e itinerari. Il suo rapporto con il quotidiano è la sfida ermeneutica di una ricerca che, mentre ricalibra orizzonti interpretativi, nel dialogo con le tesi più note recupera e toglie dalle periferie molti frammenti e passaggi. Ne esce un Nietzsche insolito, a tratti inedito, che traffica con la città e i suoi abitanti, le loro vite e il loro convivere: con le loro domande di ogni giorno, che sono forse un po’ anche le nostre.
Scolari, P., Nietzsche. Fenomenologo del quotidiano (edizione rivista e rinnovata), Castelvecchi, Roma 2022: 214 [http://hdl.handle.net/10807/195005]
Nietzsche. Fenomenologo del quotidiano (edizione rivista e rinnovata)
Scolari, Paolo
2022
Abstract
Tanto inattuale quanto figlio del proprio tempo, Nietzsche è uno spettatore acuto dell’ethos moderno nello stesso momento in cui emette sentenze lapidarie. I famosi e sagaci aforismi che le fanno risuonare non sono in realtà che il deposito di sguardi comunque attenti, ravvicinati e ripetuti, di una ricchezza osservativa e tematica, di un lavoro fenomenologico, per così dire, di cui Nietzsche stesso lascia traccia, e che va restituito – testi alla mano – per non perderne senso, logiche e itinerari. Il suo rapporto con il quotidiano è la sfida ermeneutica di una ricerca che, mentre ricalibra orizzonti interpretativi, nel dialogo con le tesi più note recupera e toglie dalle periferie molti frammenti e passaggi. Ne esce un Nietzsche insolito, a tratti inedito, che traffica con la città e i suoi abitanti, le loro vite e il loro convivere: con le loro domande di ogni giorno, che sono forse un po’ anche le nostre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.