Qual è il compito del filosofo? A questa domanda vuole rispondere l’Enciclopedia filosofica, un corso di avviamento allo studio della filosofia che Kant tenne più volte dal 1767 al 1782. Ai suoi uditori egli spiega come la filosofia non si possa apprendere da un professore né imparare dai libri, ma debba costituire un modello per la spiegazione della realtà in cui l’uomo agisce; li incita inoltre a pensare da sé, nello spirito dell’Aufklärung. Kant propone l’idea del filosofo come guida e legislatore della ragione, che sa orientare l’uomo verso la comprensione delle questioni cruciali del sapere. L’Enciclopedia filosofica risale al decennio di preparazione della Critica della ragion pura, della quale mostra alcuni tratti ancora in evoluzione, come la tavola dei giudizi e delle categorie; appaiono invece già delineati la funzione e il ruolo della filosofia critica in quanto propedeutica a qualsiasi sistema di metafisica. L’edizione è curata da Giuseppe Landolfi Petrone, attento studioso di Kant, e Laura Balbiani, germanista e storica della lingua. Nel saggio introduttivo e nelle due appendici, Landolfi Petrone ripercorre la carriera accademica di Kant e illustra le tematiche portanti di queste lezioni. Nel tradurre il lungo frammento, disadorno e talvolta oscuro, Laura Balbiani si è mantenuta fedele all’originale, riuscendo però a rendere scorrevole il testo. Della traduttrice è anche l’efficace introduzione alla lettura, che mette in luce le strategie espositive e didattiche di Kant. Il testo originale a fronte è tratto dal XXIX volume delle Gesammelte Schriften curate dall’Accademia delle Scienze di Berlino.
Balbiani, L., Immanuel Kant, “Enciclopedia filosofica” / traduzione di Immanuel Kan, I. K., Vorlesungen über philosophische Enzyklopädie, Bompiani, Milano 2003:<<TESTI A FRONTE>>,76 103 [http://hdl.handle.net/10807/194402]
Immanuel Kant, “Enciclopedia filosofica”
Balbiani, Laura
2003
Abstract
Qual è il compito del filosofo? A questa domanda vuole rispondere l’Enciclopedia filosofica, un corso di avviamento allo studio della filosofia che Kant tenne più volte dal 1767 al 1782. Ai suoi uditori egli spiega come la filosofia non si possa apprendere da un professore né imparare dai libri, ma debba costituire un modello per la spiegazione della realtà in cui l’uomo agisce; li incita inoltre a pensare da sé, nello spirito dell’Aufklärung. Kant propone l’idea del filosofo come guida e legislatore della ragione, che sa orientare l’uomo verso la comprensione delle questioni cruciali del sapere. L’Enciclopedia filosofica risale al decennio di preparazione della Critica della ragion pura, della quale mostra alcuni tratti ancora in evoluzione, come la tavola dei giudizi e delle categorie; appaiono invece già delineati la funzione e il ruolo della filosofia critica in quanto propedeutica a qualsiasi sistema di metafisica. L’edizione è curata da Giuseppe Landolfi Petrone, attento studioso di Kant, e Laura Balbiani, germanista e storica della lingua. Nel saggio introduttivo e nelle due appendici, Landolfi Petrone ripercorre la carriera accademica di Kant e illustra le tematiche portanti di queste lezioni. Nel tradurre il lungo frammento, disadorno e talvolta oscuro, Laura Balbiani si è mantenuta fedele all’originale, riuscendo però a rendere scorrevole il testo. Della traduttrice è anche l’efficace introduzione alla lettura, che mette in luce le strategie espositive e didattiche di Kant. Il testo originale a fronte è tratto dal XXIX volume delle Gesammelte Schriften curate dall’Accademia delle Scienze di Berlino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.