La storiografia italiana sulle necropoli longobarde ha cercato di approfondire soprattutto quanto la realtà funeraria riflettesse le caratteristiche della società contemporanea, concentrando il dibattito sull’identità etnica e il rango sociale dei defunti. L’intervento propone un approccio trasversale che considera diverse tipologie di fonti e una lettura delle testimonianze materiali superstiti attenta alla comprensione di una mentalità e di una memoria sociale che un patrimonio figurativo tradizionale o in costante modificazione, contribuiva a custodire, ma anche a trasformare. Sotto questo profilo, le immagini riprodotte ed esibite su monili, elementi di abbigliamento, armi, dovevano giocare nella costruzione di un’autocoscienza personale e collettiva la stessa funzione svolta dai testi storiografici che, come ha ben esplicitato Walter Pohl in un recente contributo “definirono e legittimarono le comunità per le quali furono scritti e di cui stabilirono l’identità”.
Sannazaro, M., Identità, tradizioni, credenze alla luce della documentazione archeologica, I Longobardi dei ducati di Spoleto e Benevento (XVI Congresso Internazionale di studi sull’alto medioevo, Spoleto – Benevento, 20-27 ottobre 2002), Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto 2003: 643-668 [http://hdl.handle.net/10807/19310]
Autori: | |
Titolo: | Identità, tradizioni, credenze alla luce della documentazione archeologica |
ISBN: | 88-7988-115-9 |
Data di pubblicazione: | 2003 |
Abstract: | La storiografia italiana sulle necropoli longobarde ha cercato di approfondire soprattutto quanto la realtà funeraria riflettesse le caratteristiche della società contemporanea, concentrando il dibattito sull’identità etnica e il rango sociale dei defunti. L’intervento propone un approccio trasversale che considera diverse tipologie di fonti e una lettura delle testimonianze materiali superstiti attenta alla comprensione di una mentalità e di una memoria sociale che un patrimonio figurativo tradizionale o in costante modificazione, contribuiva a custodire, ma anche a trasformare. Sotto questo profilo, le immagini riprodotte ed esibite su monili, elementi di abbigliamento, armi, dovevano giocare nella costruzione di un’autocoscienza personale e collettiva la stessa funzione svolta dai testi storiografici che, come ha ben esplicitato Walter Pohl in un recente contributo “definirono e legittimarono le comunità per le quali furono scritti e di cui stabilirono l’identità”. |
Lingua: | Italiano |
Editore: | Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo |
Citazione: | Sannazaro, M., Identità, tradizioni, credenze alla luce della documentazione archeologica, I Longobardi dei ducati di Spoleto e Benevento (XVI Congresso Internazionale di studi sull’alto medioevo, Spoleto – Benevento, 20-27 ottobre 2002), Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto 2003: 643-668 [http://hdl.handle.net/10807/19310] |
Appare nelle tipologie: | In libro senza curatela: Capitolo o saggio; Prefazione/Postfazione; Breve introduzione; Schede di catalogo, repertorio o corpus |