L’indagine sociale (e psico-sociale) rappresenta il tipico contesto valutativo nella tutela minorile e spesso costituisce l’occasione per il primo incontro tra le famiglie e gli operatori dei servizi sociali. La complessità del percorso di indagine sociale è evidente: i vissuti personali dei genitori sono spesso caratterizzati da timore, rabbia, sensi di colpa e condizionano pesantemente la possibilità di avviare un dialogo costruttivo con gli operatori. In questo quadro si muovono molteplici attori, con funzioni e scopi differenti, talora opposti, in particolare la componente sociale e quella giuridica possono intrecciarsi all’interno di un percorso dialogico o diventare schieramenti antitetici, con il rischio di alimentare l’opposizione delle famiglie. Nel contributo si presentano i risultati di una ricerca qualitativa, volta ad indagare i vissuti e i sentimenti delle persone sottoposte ad indagine, la qualità della relazione instaurata con gli operatori dei servizi di tutela minorile e con gli avvocati, le rispettive funzioni e i possibili percorsi di collaborazione. E’ stato un lavoro a più voci, da cui sono emerse luci e ombre e che ha permesso di evidenziare alcune indicazioni operative, finalizzate a valorizzare e costruire buone prassi di intervento.
Corradini, F., Ardesi, S., L’indagine sociale nella rappresentazione dei genitori. Percorsi, vissuti e indicazioni operative, in Calcaterra, V., Raineri, M. L. (ed.), Tra partecipazione e controllo. Contributi di ricerca sul coinvolgimento di bambini e famiglie nei servizi di tutela minorile, Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A., Trento 2021: 153- 173 [http://hdl.handle.net/10807/191645]
L’indagine sociale nella rappresentazione dei genitori. Percorsi, vissuti e indicazioni operative
Corradini, Francesca;Ardesi, Simona
2021
Abstract
L’indagine sociale (e psico-sociale) rappresenta il tipico contesto valutativo nella tutela minorile e spesso costituisce l’occasione per il primo incontro tra le famiglie e gli operatori dei servizi sociali. La complessità del percorso di indagine sociale è evidente: i vissuti personali dei genitori sono spesso caratterizzati da timore, rabbia, sensi di colpa e condizionano pesantemente la possibilità di avviare un dialogo costruttivo con gli operatori. In questo quadro si muovono molteplici attori, con funzioni e scopi differenti, talora opposti, in particolare la componente sociale e quella giuridica possono intrecciarsi all’interno di un percorso dialogico o diventare schieramenti antitetici, con il rischio di alimentare l’opposizione delle famiglie. Nel contributo si presentano i risultati di una ricerca qualitativa, volta ad indagare i vissuti e i sentimenti delle persone sottoposte ad indagine, la qualità della relazione instaurata con gli operatori dei servizi di tutela minorile e con gli avvocati, le rispettive funzioni e i possibili percorsi di collaborazione. E’ stato un lavoro a più voci, da cui sono emerse luci e ombre e che ha permesso di evidenziare alcune indicazioni operative, finalizzate a valorizzare e costruire buone prassi di intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.