La società multietnica ci fornisce quotidianamente spunti interessanti sia per vivere direttamente sia per rendere visibile (comunicabile in forme espressive) l’incontro con l’altro. Da un primo esame degli “impatti” della presenza di stranieri nella nostra vita quotidiana, si passa a considerare la particolare fenomenologia dell’incontro con l’alterità: esso non avviene mai in condizioni “consuete” ma costituisce di per sé un’esperienza di sospensione, meraviglia, provvisorietà che può dare adito a reazioni di tipo diverso (dal comico al tragico). In ogni caso induce a mettere in discussione l’identità (prima) e a mobilitare risorse per trovare la normalità (dopo). Vi sono due livelli di analisi dell’incontro con l’altro: uno è quello delle “situazioni” (aspetto sociale, psicologico, espressivo ed estetico), l’altro quello delle “cornici” (aspetto culturale, valoriale, politico), si esaminano alcuni aspetti rilevanti delle due prospettive con lo scopo di sviluppare obiettivi educativi e comunicativi. Il teatro come rispecchia questa complessa realtà? E come può aiutare lo sviluppo della sensibilità interculturale?

Colombo, M., La drammaturgia dell'incontro con l'Altro. Teatro e sensibilità interculturale nella società multietnica, in D'Angelo, L., Di Rago, R. (ed.), Teatro, didattica attiva, intercultura. Teatri visibili e teatri invisibili, Franco Angeli, Milano 2009: 47- 61 [http://hdl.handle.net/10807/19159]

La drammaturgia dell'incontro con l'Altro. Teatro e sensibilità interculturale nella società multietnica

Colombo, Maddalena
2009

Abstract

La società multietnica ci fornisce quotidianamente spunti interessanti sia per vivere direttamente sia per rendere visibile (comunicabile in forme espressive) l’incontro con l’altro. Da un primo esame degli “impatti” della presenza di stranieri nella nostra vita quotidiana, si passa a considerare la particolare fenomenologia dell’incontro con l’alterità: esso non avviene mai in condizioni “consuete” ma costituisce di per sé un’esperienza di sospensione, meraviglia, provvisorietà che può dare adito a reazioni di tipo diverso (dal comico al tragico). In ogni caso induce a mettere in discussione l’identità (prima) e a mobilitare risorse per trovare la normalità (dopo). Vi sono due livelli di analisi dell’incontro con l’altro: uno è quello delle “situazioni” (aspetto sociale, psicologico, espressivo ed estetico), l’altro quello delle “cornici” (aspetto culturale, valoriale, politico), si esaminano alcuni aspetti rilevanti delle due prospettive con lo scopo di sviluppare obiettivi educativi e comunicativi. Il teatro come rispecchia questa complessa realtà? E come può aiutare lo sviluppo della sensibilità interculturale?
2009
Italiano
Teatro, didattica attiva, intercultura. Teatri visibili e teatri invisibili
978-88-568-1264-0
Colombo, M., La drammaturgia dell'incontro con l'Altro. Teatro e sensibilità interculturale nella società multietnica, in D'Angelo, L., Di Rago, R. (ed.), Teatro, didattica attiva, intercultura. Teatri visibili e teatri invisibili, Franco Angeli, Milano 2009: 47- 61 [http://hdl.handle.net/10807/19159]
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